Le produzioni di pomodoro da serra sono sempre più massificate, spesso saturate da commodity che non portano valore aggiunto dal punto di vista merceologico. Qual è allora la strategia per restare competitivi e attrattivi per i canali di vendita?
Gioacchino Russo
Lo spiega Gioacchino Russo, un piccolo produttore il quale, negli anni, ha compreso che "per distinguersi non servono operazioni complesse di marketing, ma impressionare i buyer con prodotti innovativi, di alta qualità e adatti a una collocazione specifica sui banchi dei punti vendita".
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"Certamente non paga restare nella massa – spiega Russo – Adagiarsi su monovarietà e segmento è certamente comodo, ma poi i risultati restano legati all'andamento dei mercati. Negli anni ho investito in strutture moderne, serre alte e contenenti un buon livello di tecnologie, anche se solo questo può non essere sufficiente. Il mio percorso è cambiato nel momento in cui mi sono orientato sulle specialità di alta qualità, collaborando con le aziende sementiere per sviluppare varietà, nei vari segmenti di pomodoro da mensa, che potessero stupire la filiera per colore, forma e sapore. Si tratta spesso di prodotti che trovano uno sbocco nella piccola distribuzione specializzata o nel comparto Ho.re.ca, dove certe tipologie di pomodoro incontrano il loro naturale contesto. È chiaro che un pomodoro zebrato, verde o bianco fa fatica a consolidarsi nei consumi domestici, non fosse altro per gli evidenti costi di coltivazione e dunque prezzo finale. Diversamente, in un ristorante di alta categoria od operante in un hotel stellato, più facilmente certi prodotti riescono a trovare la giusta valorizzazione".
Un midi plum bianco, dal retrogusto di limone per insalate e non solo
"È un lavoro molto diverso, quello che facciamo, rispetto alle produzioni di pomodoro standard – continua l'imprenditore – dove la scelta varietale è molto importante e dove la gestione agronomica in campo segue ritmi molto serrati e impegnativi. Conseguenzialmente, anche la manodopera necessaria deve essere in grado di seguire le mie indicazioni e ciò non è sempre scontato, perché la forza lavoro sul territorio è scarsamente disponibile, di questi tempi. I prezzi piuttosto alti dei nostri pomodori, in parte sono giustificati anche da questi aspetti, oltre che da un equilibrio nell'uso dei fitofarmaci, perché non dobbiamo dimenticarci che i nostri partner commerciali, per l'alto profilo dei clienti finali, sono particolarmente attenti ai limiti dei residui. Per la mia azienda, infatti, la sostenibilità e la tutela della salute del consumatore finale sono obblighi indiscutibili".
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"Ogni anno le scelte sulle varietà da trapiantare si affinano – conclude Russo – e quest'anno abbiamo inserito un midi plum di colore bianco che, fin da subito, è stato molto apprezzato dai supermercati. Si tratta di un pomodoro valido per la preparazione di salse, ma anche da consumare crudo come insalata, dal momento che quando non viene cotto mantiene un vago retrogusto, molto particolare e gradevole, di limone".
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Gioacchino Russo
Azienda Agricola Russo
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chiara.russo.89@virgilio.it
www.russoaziendagricola.com