"Nei mercati, nei negozi, nei vari reparti della Gdo, tira aria di pessimismo". E' l'impressione di Matteo Freddi, operatore del comparto cipolle e patate, che dà uno sguardo su questi giorni che stanno precedendo il Natale.
"Sulle patate stiamo facendo il 60% in più sulla primissima scelta, quelle lavorate a mano, che hanno un prezzo non indifferente. Per contro, la cipolla Borettana ha richieste, sì, ma senza particolare slancio. Ricordo che anni fa, in vista del Natale, si facevano diversi viaggi con il camion per consegnare le cipolle, si lavorava fino a mezzanotte. Adesso non è di certo così".
Anche per lo scalogno questi sarebbero i giorni di maggiori vendite. "Sì, qualcosa si vende ovviamente, ma è normale amministrazione, senza particolari numeri. Oggi una catena della Gdo, una piattaforma che serve molti pdv, ha preso trenta colli. Trenta colli, ripeto, non trenta pedane: come un martedì normale".
"Il mio timore è che tutto si concentri giovedì e venerdì, magari con uno sciopero a mezzo, e tutti vogliano tutto e subito. Perché poi i negozi vogliono vendere tutta la merce di un mese in sole 48 ore".
"in conclusione - termina Freddi - dal mio punto di vista abbiamo attraversato un lunedì e un martedì della settimana di Natale davvero spenti, ampiamente sotto alle peggiori stime. Non tira più l'aria del Natale e dei relativi consumi?".