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Piccoli frutti marocchini, una stagione per dimostrare la loro resilienza

La stagione dei piccoli frutti marocchini è iniziata e, man mano che va avanti, si delinea un quadro della produzione che sta subendo cambiamenti significativi, influenzati da fattori ambientali e di mercato. Con Nabil Babache, dell'azienda d’esportazione Rika, con sede a Larache, approfondiamo le attuali dinamiche della produzione marocchina di piccoli frutti, evidenziando le principali tendenze, sfide e il ruolo degli esportatori nell’orientamento del settore.

Nabil afferma: "In Marocco, la stagione dei piccoli frutti è una danza di natura e cultura che ogni anno si muove a un ritmo unico. Anche in questa stagione il ritmo è diverso. Con l'avvicinarsi della prima raccolta di lamponi, l’attesa cresce. Ma le aspettative di quest'anno sono moderate da una certa cautela, considerate le sfide della campagna precedente. L'anno scorso, il settore ha dovuto far fronte a prezzi bassi e volumi abbastanza modesti. Ciò ha portato a significativi cambiamenti strategici nella catena di approvvigionamento. Ad esempio, alcune aziende sementiere hanno ridotto il numero di coltivatori che forniscono con sementi di piccoli frutti. Questa decisione, influenzata dalle sfide dell'anno scorso, implica che meno coltivatori saranno coinvolti nella coltivazione dei piccoli frutti in questa stagione, riflettendo un cauto approccio nella gestione dei volumi di produzione".

"Le conseguenze di queste sfide sono evidenti nel quadro che si sta delineando nella stagione attuale", continua Nabil. "Nel complesso, si prevede che la superficie coltivata a fragole e lamponi in Marocco sarà inferiore rispetto allo scorso anno. Questa riduzione è particolarmente evidente nella regione di Agadir, che recentemente ha dovuto affrontare la furia di forti venti che hanno danneggiato diverse serre, e il caldo torrido che ha colpito parte del raccolto. Di conseguenza, si prevede un calo della produzione in questa regione. La regione settentrionale, invece, non è stata colpita e l’output dovrebbe essere lo stesso dell'anno scorso".

I modelli meteo, "sconosciuti eroi o colpevoli per l’agricoltura" – come li descrive Nabil – sono determinanti. "Mentre le regioni meridionali hanno dovuto affrontare una serie di sfide, le recenti piogge che hanno coinvolto le aree da Kenitra a Larache, hanno favorito la crescita dei frutti rossi, portando a importanti miglioramenti nella crescita delle piante", rassicura l'esportatore.

La riduzione della superficie coltivata sarà probabilmente compensata da prezzi più alti, o almeno così spera Nabil. "La riduzione degli areali coincide con un aumento della domanda, che significa una potenziale pressione al rialzo sui prezzi. Mentre il settore si prepara al primo raccolto di fragole intorno a metà settembre, tutti gli occhi sono puntati sulle dinamiche del mercato e su come queste modelleranno l’andamento della stagione. Considerando un quadro più ampio, la produzione di piccoli frutti del Marocco non è isolata. Anche la Spagna, un altro attore importante sul mercato dei piccoli frutti, prevede una riduzione della superficie di coltivazione. Questo trend parallelo in due importanti Paesi produttori potrebbe avere implicazioni sulla catena di fornitura globale e sulle dinamiche dei prezzi".

L'esportatore fa l’esempio di una varietà di lamponi, che non nomineremo, ampiamente prodotta in Marocco: "Se guardiamo l'andamento dei prezzi all'esportazione al momento della raccolta, esclusi i costi di imballaggio, condizionamento o trasporto, vediamo una serie di fluttuazioni. I prezzi sono passati dai 4,42 dollari/kg del 2016, a un picco di 6,93 dollari/kg nel 2018 e sono scesi a 6,60 dollari/kg nella stagione precedente. Le proiezioni attuali collocano il prezzo 2023/24 a 6,76 dollari/kg, suggerendo uno scenario di mercato stabile".

Secondo Nabil, la stagione subirà anche un cambiamento nella produzione di piccoli frutti. "C'è una tendenza verso i mirtilli, che mantengono una superficie stabile. Ciò indica un potenziale cambiamento nelle preferenze del mercato. I mirtilli, con il loro ciclo vegetale più lungo e una domanda costante, sembra siano i preferiti per molti coltivatori, a scapito dei frutti rossi".

Altri fattori come le tensioni geopolitiche, le restrizioni commerciali e la recessione economica globali continuano a rappresentare degli ostacoli per gli esportatori marocchini. "Ad esempio, la situazione politica ha portato a un calo significativo della domanda da parte della Russia, un mercato chiave per i piccoli frutti marocchini", dice l'esportatore.

Di fronte ai rischi climatici e alle turbolenze commerciali, più evidenti nella scorsa stagione, gli esportatori sperano di preservare i risultati raggiunti e mostrare resilienza. Nabil afferma: "La posizione del Marocco sul mercato globale dei piccoli frutti è di primo piano. I dati recenti indicano che il Paese è salito al terzo posto nella classifica globale degli esportatori di lamponi freschi, superando anche gli Stati Uniti. Questa ascesa non dipende solo dalla qualità dei piccoli frutti marocchini, ma anche degli sforzi strategici degli esportatori, tra cui Rika, per accedere a mercati redditizi e costruirsi una reputazione di coerenza ed eccellenza".

Nabil conclude: "Indipendentemente dalla configurazione del settore e dai parametri della stagione, la nostra filosofia rimane invariata: fornire prodotti di qualità. Mentre Rika e altri importanti esportatori si preparano per la stagione in corso, il nostro obiettivo è incarnare lo spirito di innovazione e adattabilità che definisce l'industria dei piccoli frutti marocchini. Sebbene le sfide dell'ultimo anno siano state molteplici, sono state anche determinanti nel determinare le strategie future. Le lezioni che abbiamo imparato su diversificazione dei mercati, ottimizzazione delle tecniche di produzione, o miglioramento dell'efficienza della catena di approvvigionamento, si sono rivelate estremamente preziose".

Per maggiori informazioni:
Nabil Babache
Rika
+212 661 32 76 42
nabil@rika.ma
www.rika.ma