Quando si parla di sostenibilità dell'agricoltura e delle filiere ortofrutticole, non si può dimenticare il ruolo chiave dell'agronomo, una figura con basi scientifiche e competenze trasversali capace di fare da "cerniera" tra le visioni dei diversi sistemi agricoli. Proprio guardando ai fabbisogni occupazionali in crescita, l'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia ha recentemente attivato il corso di laurea magistrale in "Sostenibilità integrata dei sistemi agricoli - Sista". Il corso è ad accesso libero, ha sede a Reggio Emilia dove dispone di laboratori didattici e svolge attività di trasferimento tecnologico presso il Tecnopolo reggiano.
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"Pensiamo che l'agronomo senior in Sista sia in grado di guidare l'evoluzione dell'agricoltura con competenze specifiche e tramite approcci di sistema a servizio delle aziende, dell'ambiente e dei territori" spiega il professor Enrico Francia, presidente del Corso di Studio.
"Ad esempio - prosegue il professor Francia - si può fare molto per aumentare la robustezza climatica degli agroecosistemi orto-frutticoli: tanto per quelli convenzionali quanto per quelli a basso input (es. agricoltura conservativa o biologica). Un esempio è l'interazione fra risorse biologiche e tecniche di gestione agronomica: da un lato avremo il miglioramento genetico e la valorizzazione della biodiversità per sviluppare varietà clima-resilienti e dall'altro dovremo gestire con precisione la variabilità di campo e le avversità anche attraverso la digitalizzazione come supporto alle decisioni operative. Sono certo che le nuove generazioni di agronomi che stiamo formando saranno capaci di raccogliere questa sfida".
Oltre alle strutture e ai servizi di supporto alla didattica Sista ha diverse convenzioni con aziende per sfruttare le sinergie fra pubblico e privato attraverso visite e attività dimostrative in azienda, esercitazioni di laboratorio e l'esperienza di tirocinio/stage. Quest'ultima in particolare è vista come chiave di accesso al mondo del lavoro. Ampio è anche il networking internazionale dove didattica e ricerca si integrano perfettamente e permettono agli studenti di sviluppare conoscenze e competenze sempre aggiornate nel settore delle produzioni ortofrutticole.
Studenti Sista durante una esercitazione in campo su fitofagi e patogeni in collaborazione con il Consorzio Fitosanitario di Modena e Reggio Emilia
Al centro di un importante bacino produttivo per specie quali pomodoro da industria, patata e cipolla, vite, pero, ciliegio, UNIMORE è nella Top 10 fra i grandi atenei statali e prima per tasso di occupazione dei laureati a un anno dal conseguimento del titolo (Classifica Censis 2023/24). Nel confronto della qualità della didattica per le Scienze e Tecnologie Agrarie e Alimentari i corsi di laurea triennale e magistrale ricoprono posizioni di prim'ordine (5° e 7° posto rispettivamente).
L'Area Agro-Alimentare del Dipartimento di Scienze della Vita di UNIMORE è nel Padiglione Besta del Campus universitario "San Lazzaro" a Reggio Emilia, in un vero e proprio parco storico di circa 390.000 mq caratterizzato da pregiate essenze e piante secolari; la ricerca di base, quella industriale e il trasferimento tecnologico si trovano invece presso i laboratori di via Kennedy e il Tecnopolo di Piazzale Europa. Facilmente raggiungibile tramite l'autostrada A1, la ferrovia Milano–Bologna e la stazione Mediopadana dell'alta velocità, Reggio è al 13° posto in Italia per qualità della vita secondo la classifica del Sole 24 Ore (4° per ecosistema urbano e 1° assoluto per piste ciclabili).
Uno scorcio del Campus San Lazzaro a Reggio Emilia
"In sostanza Sista cerca di rispondere alla richiesta di professionisti con forti competenze tecniche in grado di valorizzare produzioni di qualità anche perché il sistema ortofrutticolo nazionale è caratterizzato da un elevato processo di aggregazione e molte aziende adottano specifici disciplinari di produzione o aderiscono a sistemi di produzione di qualità regolamentata e certificata Dop, Igp e biologico" prosegue il professor Francia.
"Punto di forza dell'internazionalizzazione è la partecipazione all'Alleanza universitaria UNIgreen - The Green European University basata sull'idea di fondere assieme le esperienze individuali di tutti i membri del consorzio a livello di didattica, ricerca, innovazione e buone pratiche, permettendo la creazione di un'Università europea in ambito agrario e delle scienze della vita. Oltre a UNIMORE sono coinvolte le Università di Almeria (Spagna), Agraria di Plovdiv (Bulgaria), Agraria d'Islanda, Scienze della Vita di Varsavia (Polonia), Istituto Politecnico di Coimbra (Portogallo), Istituto Superiore di Biotecnologie di Parigi (Francia) e Alta Scuola di Liegi (Belgio)" conclude il professor Francia.
Un approfondimento sulle attività di Sista in tema di Gestione sostenibile degli agro-ecosistemi Arborei ed Erbacei, di Gestione dei Fitofagi, Patologia Vegetale e approcci integrati di Difesa, di Economia, management e sviluppo sostenibile dei sistemi agro-rurali, è consultabile al seguente link:
https://drive.google.com/file/d/1Ns7FaUuEiwKWJO4fXHrV7o4HfQz25RC3/view
Contributi e contatti:
Prof. Enrico Francia (agronomia), prof. Francesco Reyes (arboricoltura e viticoltura), prof. Emilio Stefani e prof. Davide Giovanardi (patologia vegetale e difesa), prof. Lara Maistrello (insetti utili e gestione fitofagi), prof. Francesca De Canio e prof. Emiro Endrighi (economia e gestione dell'impresa agroalimentare).