Bronte Vivai è un'azienda con una lunga tradizione alle spalle, nata alla fine degli anni '70 come cooperativa agricola, nel corso del tempo ha visto cambiare enormemente il settore nel quale operava. Dalla nascita del vivaismo orticolo ha assistito alla sua crescita e alla sua progressiva specializzazione.
Grazie a questo e all'ubicazione in un areale fortemente specializzato, ha potuto maturare e acquisire la conoscenza necessaria del settore per poter dare seguito alle necessità mutate dei produttori, questo sia a livello di tecnica agronomica e scelta varietale sia a livello commerciale, tutti campi dove le esigenze sono fortemente progredite ed è necessario mostrarsi pronti e flessibili per assecondare un mercato in continua evoluzione.
"Il cambiamento più eclatante - si legge in una nota aziendale - è stato quello del progressivo spostamento della produzione dalla coltivazione convenzionale a quella biologica. Ciò ha permesso, oltre a un miglioramento della sostenibilità del processo produttivo, il doversi confrontare con nuove tecniche agronomiche e un più efficace utilizzo delle risorse".
"Grazie anche a questa spinta, al contributo dei tecnici e degli operatori, ci si è potuti affacciare a nuove colture come la batata, sulla quale possiamo garantire un assortimento completo di tutte le tipologie, nuove tecniche d'innesto, o nuove introduzioni tecniche per agevolare la coltivazione come il riscaldamento basale, il brushing per il contenimento della taglia, l'utilizzo di funghi antagonisti e altri induttori di resistenza, oltre che l'utilizzo della luce artificiale".
E, proprio in merito all'uso corretto della luce, nasce la collaborazione con C-Led. "Siamo grati a Bronte Vivai per aver scelto di lavorare insieme - dice Raffaello Montanari di C-Led - nell'ambito del proprio sviluppo tecnologico. Gestendo la luce nel migliore dei modi, si va a migliorare la qualità delle piante e, al contempo, si risparmia energia, perché si illumina solo quando serve".
In una prima fase, si è deciso di dedicare l'illuminazione alle colture più precoci, ovvero quelle che permangono in serra nei periodi di minimo irraggiamento solare e, per le specie più delicate, solanacee e cucurbitacee soprattutto se innestate, portando comunque avanti una sperimentazione con altre colture per comprendere meglio i possibili risvolti tecnici ed economici dell'utilizzo della luce artificiale in serra.
Da destra: Andrea Corsini, Stefano Cazzin, Luca Favaron, Matteo Semenzato, Marco Battalliard
Marco Battalliard, agente per C-LED e Munters, spiega che "la volontà di innovare e stare al passo con i tempi è alla base per un continuo sviluppo tecnologico. Emerge la voglia di investire per alzare il livello qualitativo. Sperimentare significa cercare qualcosa che non c'è, vedere oltre, immaginare il futuro" .
Un argomento, quello della sostenibilità, che si è imposto rapidamente anche nel settore orticolo, dove la necessità è duplice: da un lato quella di rendere meno inquinanti ed energivore le produzioni, dall'altro quello di mantenere i costi più bassi possibile in un momento storico di grandi difficoltà soprattutto per le aziende agricole.
A questo ambizioso obiettivo, Bronte vivai conta di arrivarci fruendo come sempre del prezioso impulso alla crescita data dai propri clienti, all'aiuto capace e puntuale dei tecnici C-Led, e non ultimo il fondamentale contributo fornito dal giovane personale in azienda che affianca gli storici titolari per poter completare le competenze a disposizione nell'organico, grazie all'unione di occhi nuovi sui problemi nascenti e un bagaglio di esperienze maturato in oltre quattro decenni di sfide produttive.
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