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Il progetto Seconda Chance

Carenza di manodopera: ripartire dalle carceri è fiscalmente conveniente

Oggi gli imprenditori possono ottenere un credito d'imposta fino a 6.000 l'anno, compiendo un gesto generoso verso una persona in difficoltà e ottenendo immensi riscontri mediatici. Ovunque c'è grande richiesta di personale e la proposta che l'associazione Seconda Chance sta portando a conoscenza delle aziende può essere utile sotto vari punti di vista.

Flavia Filippi, giornalista del tg La7 e specializzata in cronaca giudiziaria ha costituito a luglio 2022 l'associazione Seconda Chance. La giornalista scrive: "Procuriamo posti di lavoro a detenuti, ex detenuti, familiari di detenuti, facendo conoscere alle aziende le agevolazioni fiscali e contributive previste dallo Stato con la legge Smuraglia".

La legge Smuraglia (193/2000) offre infatti ingenti agevolazioni a chi assuma, anche part time o a tempo determinato, detenuti in art. 21, cioè ammessi al lavoro esterno.

"La nostra associazione - spiega la fondatrice - opera direttamente sul campo, cercando adesioni attraverso un attivo “porta a porta”, nella consapevolezza che solo una sistematica azione artigianale possa sconfiggere certi scetticismi. Una volta presentati gli enormi vantaggi, certamente non solo economici, che spettano a chi aderisce al progetto, l’imprenditore viene invitato a valutare l’opportunità di prendere in carico uno o più detenuti. Proponiamo alle imprese baristi, lavapiatti, cuochi, pasticcieri, camerieri, addetti alle pulizie, gastronomi, pizzaioli, scaffalisti, magazzinieri, macellai, muratori, elettricisti, idraulici, falegnami, giardinieri… ma anche laureati".

Quali sono i vantaggi

  • Credito d'imposta pari ad Euro 520 mensili per l'assunzione di detenuti; 
  • Riduzione dei contributi previdenziali nella misura del 95% per imprese e cooperative che assumono dipendenti per lavoro da svolgere negli istituti penitenziari;
  • Riduzione dei contributi previdenziali, solo per le cooperative, nella misura del 95% anche per lavoro esterno.

Per accedere al credito d'imposta le imprese devono:

  • assumere detenuti o internati all'interno degli istituti penitenziari, lavoranti all'esterno del carcere ai sensi dell'art. 21 ord. Penit. o semiliberi (detenuti o internati) con contratto di lavoro subordinato per un periodo non inferiore a 30 giorni;
  • corrispondere un trattamento economico non inferiore a quello previsto dai contratti collettivi di lavoro;
  • stipulare un'apposita convenzione con la Direzione dell'istituto penitenziario dove si trovano i lavoratori assunti.

Vuoi valutare la possibilità di assumere un detenuto? 
Se il titolare dell'azienda accetta la "sfida", Seconda Chance lo accompagna in carcere dove gli educatori, di concerto con direzione e polizia penitenziaria, avranno selezionato per lui un gruppo di reclusi con le competenze indicate. Se l'imprenditore, dopo i colloqui, ritiene di voler offrire a un detenuto un contratto di lavoro, previo periodo di prova, Seconda Chance lo aiuta a formulare la richiesta.

Segue un'attesa di circa due mesi, al termine della quale l'approvazione del magistrato di sorveglianza segna il momento di stipulare una convenzione con l'Istituto di pena. Per fare in modo che siano sfruttate le agevolazioni della legge Smuraglia, perduranti anche per un lungo periodo dopo la scarcerazione del detenuto, il consulente del lavoro dell'azienda verrà coinvolto nella stipula della convenzione. Da quel momento in poi il detenuto potrà uscire al mattino per andare a lavorare e rientrerà in carcere a fine turno.

"Tendendo una mano a un detenuto a fine pena (che si viene a valutare in carcere con noi) - scrive Flavia Filippi - ci si sente, o meglio si diventa, persone migliori. Ottenendo anche una bella pubblicità gratuita su giornali e siti. Portiamo lavoro anche all'interno degli Istituti e al programma hanno già aderito società leader nell'informatica, nell'edilizia, nella ristorazione. Inoltre, accompagniamo gli imprenditori a vedere i locali vuoti e abbandonati dei penitenziari: c'è la possibilità di prenderli in comodato d'uso gratuito per fare impresa lì dentro. Offrendo quel tipo di occupazione ai detenuti, si risparmiano ingenti somme e i contributi si abbattono del 95 per cento".

Per ogni ulteriore info: https://secondachance.net/