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Stanziati oltre 20 milioni di euro per i lavori. Basteranno?

Sicilia: mai più alluvioni causate dalla mancata manutenzione del territorio

"Dopo decenni di immobilismo totale, la notizia data dal Presidente della Regione fa comprendere che le problematiche dovute alle esondazioni dei fiumi sembra siano state inserite, finalmente, nell'agenda del nuovo Governo Regionale". E' così che Corrado Vigo, agronomo operante nella Piana di Catania e con un lunga esperienza professionale, commenta la notizia dell'avvio della manutenzione di alcuni canali e corsi d'acqua protagonisti delle alluvioni verificatesi "anche" lo scorso mese di febbraio (vedi Freshplaza del 13/02/2023).

L'immagine si riferisce al fenomeno alluvionale avvenuto tra l'8 e il 9  febbraio 2023

"La mancata manutenzione ultradecennale, e in molti casi ultratrentennale, ha causato ingenti danni agli agricoltori di tutta l'isola, a causa delle continue esondazioni a ogni pioggia, anche di leggera entità - prosegue l'esperto - Gli alvei dei fiumi hanno ormai perduto la loro sezione originaria e sono strapieni di canne, arbusti, tronchi vari, ma soprattutto i letti dei corsi d'acqua si sono alzati moltissimo a causa dei continui apporti di terra e sassi, pioggia dopo pioggia".

Corrado Vigo

E' infatti di giorni fa la notizia secondo cui la Regione Siciliana ha stanziato 20 milioni di euro per interventi di manutenzione straordinaria su quattro fiumi siciliani: l'Acate Dirillo, il Ficuzza e l'Anapo, nel Ragusano, il Gornalunga nel Catanese.

Il provvedimento fa seguito a un sopralluogo del presidente della Regione, Renato Schifani, nelle aree della Sicilia Sud orientale colpite dal ciclone Mediterraneo che fece esondare i fiumi e causò ingenti danni alle attività agricole locali. Le risorse, erogate dal dipartimento regionale dell'Agricoltura e provenienti dai fondi Poc 2014-2020. Sono previsti i lavori che riguardano, tra l'altro, la ricostruzione degli argini dei fiumi e la rimozione di detriti e materiale vegetale che ha compromesso il fluire regolare dei corsi d'acqua.

L'immagine si riferisce ai giorni successivi al fenomeno alluvionale occorso tra l'8 e il 9  febbraio 2023

A questo primo stanziamento economico si aggiungono, infatti, ulteriori 3,5 milioni di euro di fondi del dipartimento della Protezione civile regionale per eseguire ulteriori interventi di manutenzione sul fiume Acate Dirillo, protagonista di una vera e propria alluvione su vasta scala.

"La manutenzione dei corsi d'acqua è opera molto gravosa - spiega ancora Vigo - ma indispensabile per tutto il territorio isolano, che subisce menomazioni e danni a ogni pioggia, ormai con caratteristiche sempre più ricorrenti di piogge a carattere torrentizio. Le amministrazioni pubbliche hanno il dovere di manutenere i corsi d'acqua, ma soprattutto eventualmente di adeguarli alle mutate condizioni climatiche, evitando così ingenti danni agli agricoltori".

Aggiornamento del 06/04/2023

La Giunta regionale ha dato il via libera alla proposta dell’assessorato all’Agricoltura di dichiarazione dello stato di calamità naturale per i danni causati dal forte vento e dalle piogge alluvionali alle produzioni agricole nel territorio della provincia di Catania tra l’8 e il 10 febbraio scorsi. Adesso l'iter proseguirà al ministero dell'Agricoltura.

Il maltempo di quei giorni aveva danneggiato, in particolare, la produzione di agrumi nei Comuni di Catania, Belpasso, Caltagirone, Castel di Iudica, Grammichele, Licodia Eubea, Mazzarrone, Militello in Val di Catania, Mineo, Mirabella Imbaccari, Misterbianco, Motta Sant’Anastasia, Palagonia, Paternò, Raddusa, Ramacca, San Cono, San Michele di Ganzaria, Scordia e Vizzini. I danni calcolati dall’Ispettorato provinciale dell’Agricoltura di Catania ammontano a circa 129 milioni di euro, pari al 31,34% della produzione.

 

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