Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Resoconto dell'incontro organizzato da Zespri a Cisterna di Latina

Morìa del kiwi: le buone pratiche agronomiche danno risultati positivi

"Questo è l'inizio di un lavoro, che durerà almeno tre anni, e da questo momento in poi la partecipazione dei produttori diventa ancora più importante. Bisogna capire che le piante non massimizzano le performance produttive se non vivono in un ambiente sano, quindi siamo partiti dallo studio del suolo. Dalle osservazioni e dalle esperienze emerse abbiamo formato un documento, il Booklet, una sorta di manuale, diviso per ora in quattro capitoli". Lo ha detto Marco Mastroleo di Zespri aprendo l'incontro dal titolo "Le terre di produzione del kiwi: osservazioni e considerazioni per la buona gestione dei suoli", tenutosi ieri mercoledì 1 marzo 2023 a Cisterna di Latina. Organizzato da Zespri, ha avuto l'obiettivo di divulgare e condividere esperienze, osservazioni e suggerimenti per una corretta gestione degli impianti di kiwi.

Le esperienze e le osservazioni di campo divulgate all'incontro e racchiuse nel Booklet sono frutto dell'attività della Task Force, che Zespri aveva già creato nel 2020, per far fronte alla morìa del kiwi, coordinando un gruppo composto da vari team Zespri, i tecnici di Agrintesa, Apofruit, OP Kiwisole e Salvi e con la partecipazione di esperti esterni (enti di ricerca e università), ognuno con diverse competenze. Un tema centrale fin dall'inizio è stato "il suolo" risorsa non rinnovabile che è necessario conoscere, tutelare e rispettare.

Nell'ultimo anno e mezzo la Task Force, in collaborazione con Carla Scotti di I.TER, ha intrapreso un percorso di studio e conoscenza dei suoli coltivati a kiwi della provincia di Latina, che ha comportato l'elaborazione di un documento, "il Booklet", sulle osservazioni e considerazioni per la buona gestione dei suoli nel Lazio.

Nei mesi scorsi sono stati organizzati una serie di incontri di campo e in aula per avviare un confronto sulle tecniche di produzione e la loro influenza sul benessere della pianta e del suolo, da cui ne è scaturito un elaborato con tutte le informazioni raccolte. Nel Lazio, nella zona di produzione del kiwi, sono stati individuati 4 macroambienti: vulcanico, bonifica, travertino, sabbioso. Per definire le regole generali e poter dare dei suggerimenti, la Task Force ha considerato vari aspetti, quali: sistema irriguo, tipo di suolo, pendenze, lavorazioni, baulature e altro.

"Siamo partiti dalla carta dei suoli della regione Lazio – spiega Carla Scotti di i.Ter - e poi, insieme a tecnici esterni e tecnici interni a Zespri, abbiamo condotto innumerevoli trivellate per tracciare i vari profili dei suoli nella zona di produzione del kiwi per ricostruirne la diversa storia dei suoli. Siamo partiti proprio dallo studio del suolo perché una buona gestione del suolo garantisce buoni risultati produttivi: se il suolo è sano, la pianta è sana, il cibo è sano e anche la vita è sana. Anche la figura dell'agricoltore deve cambiare: è agricoltore non solo chi produce, ma anche chi custodisce il suolo, il paesaggio e il territorio".

"Quindi dalle varie analisi di campo – continua Scotti - nella zona di produzione del kiwi in Lazio abbiamo individuato 4 macroambienti pedologici: vulcanico, bonifica, travertino, sabbioso. Di certo ogni ambiente è caratterizzato da specifiche peculiarità, ma quello che vale sempre in generale a prescindere dal tipo di suolo sono le buone pratiche agronomiche, che anche in casi come quello della moria, pur non debellandola, garantiscono il benessere del sistema suolo-pianta e permettono quindi ai produttori di continuare a produrre e fare reddito".

Le riflessioni effettuate riguardano lo stato produttivo della regione Lazio, anche se il lavoro svolto, sarà esteso nei prossimi anni anche in altre regioni. I principi presentati durante l'incontro possono essere estesi anche alle altre regioni di produzione del kiwi in Italia.

Tra i relatori dell'evento divulgativo: Marco Mastroleo di Zespri, Carla Scotti di I.Ter, Domenico Formica di Op Kiwi Sole, Fenis Girardi di Salvi, Lorenzo Santori di Agrintesa, Fabio Marocchi di Apofruit, Irene Donati di Zespri, Mariarosaria Mazzeo di Zespri.