Si annoverano varie categorie di utenti che più di tutte hanno beneficiato del diffondersi delle app meteo: in cima alla lista troviamo gli uomini di mare (anche se questi erano già avvezzi a studiare i flutti e le loro bizze all’era di Bernacca prima, e del televideo poi) e i vacanzieri del weekend. Ma, sicuramente, tra i vari utilizzatori incalliti vanno annoverati, o almeno dovrebbero, buyer e produttori d’ortofrutta.
Programmare il riordino in base alle previsioni meteo, prevedere eventuali cali o picchi di fabbisogno a seconda dell’andamento delle temperature, analizzare possibili carenze di prodotto o, al contrario, esuberi produttivi a seconda della più o meno scarsa insolazione o del salire e calare repentino dei gradi diurni e notturni, fa parte e deve far parte del know-how basico di ogni buyer e riordinatore, oltre che ovviamente di ogni buon produttore orticolo.
E proprio le app meteo, in questo contesto, facilitano di gran lunga il lavoro degli addetti al settore, grazie alla precisione matematica nelle previsioni a 48-72 ore e a una buona percentuale di accuratezza nel medio termine, su 4-5 giorni.
Analizzando nello specifico i fattori meteo che più di tutti incidono nel mondo dell’ortofrutta, sicuramente i due principali sono: insolazione e temperature; in terza posizione c'è il livello di umidità, principalmente in quanto spesso fatale per lo sviluppo di malattie fungine varie in campo.
Previsioni di bello o cattivo tempo, in particolare nel weekend, dove si concentrano i picchi di vendita settimanali, possono variare di molto le quote di fabbisogno in particolare di alcune referenze stagionali; si veda ad esempio il caso classico delle angurie (chi non ha constatato il crollo dei consumi durante il weekend di pioggia?), dei meloni, delle fragole, ma anche delle castagne, delle verdure da cuocere. Inoltre, questi due fattori possono anche influenzare le presenze di clienti all’interno dei pdv: il proliferare infatti delle gite fuori porta o la permanenza in casa generano diversi dati di venduto.
Una previsione del sito/app ilmeteo.it
Il bello e cattivo tempo influenzano pure le rese di campo di talune referenze particolarmente meteoropatiche: cosa nota per gli addetti al settore è ad esempio il blocco vegetativo delle zucchine, dovuto alla scarsa o diminuita insolazione diurna, peggiorabile con eventuali gradi centigradi in discesa libera, o l’andamento ciclico altalenante delle fragole, per le quali è un classico avere o un esubero eclatante o una mancanza cronica.
Ovviamente, anche i produttori hanno imparato a sfruttare al meglio queste app, basandosi sulle loro indicazioni per trapianti, raccolte, listini prezzi o per centellinare le quote disponibili, e lasciando attivi solo poche memorie della vecchia tradizione contadina, tra i quali l’intramontabile detto: “la tramontana soffia a multipli di 3 giorni”.
Alcuni anzi sono diventati così bravi a leggere le mappe meteo, che spesso e volentieri anticipano le carenze di raccolta e gli aumenti di listino già negli ultimi due giorni del ciclone di scirocco (vento caldo da sud) in previsione dell’arrivo a 48 ore del vento freddo da nord (normale rotazione e avvicendamento delle correnti calde e fredde): è capitato anche a voi o sono prevenuto io?
Per finire, rivolgo un invito anche agli addetti ai reparti ortofrutta che hanno l’arduo compito di valutare quotidianamente le quote di riordino necessarie al loro fabbisogno di vendita: in particolare il mercoledì e il giovedì guardate le previsioni meteo sul weekend per capire in primis il possibile flusso di clienti e individuare poi le eventuali criticità e le papabili referenze top sellers.
Fratello Sole o Sorella pioggia in questo modo sono, o lo diventeranno, i vostri e nostri migliori alleati.
Giancarlo Amitrano, Cedigros