"In Italia si consumano circa 50mila tonnellate di mandorle l'anno, mentre se ne producono solo 10mila tonnellate. Il resto viene coperto dalle importazioni". Lo ha affermato Cristian Menghetti di Eurocompay intervenendo sabato 27 agosto 2022 alla giornata tecnica sulla coltivazione intensiva del mandorlo.
Cristian Menghetti
"Per questo - ha continuato - stiamo cercando di promuovere la coltivazione della mandorla in modo da limitare il differenziale e ottenere una maggiore produzione nazionale. Il consumo, c'è, l'interesse pure: occorre solo organizzare la filiera e meccanizzare il tutto, in modo da essere competitivi rispetto ai prodotti d'importazione e remunerare in maniera adeguata i produttori".
La resa di seme di mandorla è compresa fra il 30 e il 40% sul totale raccolto. Il prezzo pagato lo scorso anno è stato di circa 6-6,5 euro/kg.
Nella rivista ufficiale della mandorlicoltura pubblicata da Eurocompany, Menghetti scrive che "la filiera corta della mandorla rende più facile un'equa remunerazione del prodotto, la tracciabilità e la condivisione delle competenze. Una filiera corta è l'ideale per cavalcare il rilancio della frutta a guscio con una produzione italiana che non è ancora in grado di coprire il fabbisogno interno".
La durata del contratto e l'equa remunerazione rappresentano, per Menghetti, "il binomio in grado di assicurare al coltivatore un indotto al riparo dalle oscillazioni del mercato, consentendo il rientro degli investimenti e la totale attenzione alla qualità del prodotto. Questo rende più facile l'ottenimento di un prezzo giusto, perché i produttori sono prossimi al distributore, il che permette al consumatore di ottenere un prodotto migliore a un buon prezzo, eliminando gli intermediari".