L'irrigazione è una pratica da modulare giorno per giorno, a seconda dello stato in cui si trova la pianta. Inutile pensare a un volume di acqua e poi mantenerlo costante durante tutta la stagione. "L'irrigazione - spiega Emanuele Tavelli di Winet - è una pratica agronomica che per molto, troppo tempo è passata in secondo piano, a cui non è mai stato dato il giusto 'peso', il giusto valore. Ciò ha provocato, in molti casi, oltre a sprechi idrici enormi, problematiche radicali a molte colture, tali da compromettere le produzioni e il reddito degli agricoltori".
Oggi la sensibilità degli imprenditori agricoli è cambiata, se non per buona volontà, per costrizione, a causa di una carenza idrica sempre più marcata.
"Grazie anche ai risultati ottenuti fin qui, il mondo agricolo sta riscoprendo la corretta irrigazione – aggiunge Tavelli - La si può gestire con le sonde Sentek e Winet, in modo che l'irrigazione 'a caso' sia totalmente abbandonata".
Ma quando e quanto irrigare?
Paolo Antini di Sentek afferma che "tramite una sonda multilivello conica e di facile installazione si può misurare l'umidità del terreno ogni 10 centimetri, con dati resi fruibili da un software. La giusta quantità di acqua da somministrare è quella che rimane nella fascia di sviluppo radicale. Grazie alla sonda, si va a capire a che profondità sono le radici attive".
Alla domanda 'quando irrigare' Antini risponde che "il monitoraggio continuo permette di irrigare ogni volta che vi è la necessità di bagnare il suolo alla profondità di cui la pianta ha realmente bisogno, evitando gli sprechi".
Grazie a queste sonde e software, "riusciamo a risparmiare dal 20% al 50% di energia e acqua, a seconda delle colture", conclude Tavelli.
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