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A preannunciarlo è NielsenIQ

Autunno "caldo" con una perdita del potere d'acquisto per le famiglie italiane

Un'analisi condotta da NielsenIQ mostra come la combinazione dell'inflazione e il rallentamento della crescita economica crei un panorama del tutto nuovo per il largo consumo italiano, con un impatto profondo sui comportamenti e le abitudini d’acquisto dei consumatori.

E' stata presentata, ieri 19 maggio, durante la conferenza stampa dell'evento Linkontro 2022, appuntamento della comunità del largo consumo che si riunisce ogni anno per un aggiornamento professionale e per tracciare la strada verso il futuro prossimo. La manifestazione ha una durata di 4 giorni (dal 19 al 22 maggio 2022) e si svolge in Sardegna presso il Forte Village Resort, ospitando circa 600 manager in rappresentanza di oltre 200 aziende.​

Al tavolo dei relatori: Romolo De Camillis (retailer director NielsenIQ Italia) e Luca De Nard (amministratore delegato NielsenIQ Italia)

"In uno scenario tanto complesso quanto drammatico, le diverse realtà operanti nel settore del largo consumo, come retailer e manufacturer, devono collaborare per poter delineare delle linee guida e delle strategie da seguire. Fare network e indirizzare gli sforzi congiunti del mercato e del governo è quanto mai fondamentale per supportare consumi sempre più polarizzati e consumatori meno fidelizzati, in cerca del prezzo più vantaggioso per attutire il colpo" commenta Luca De Nard, amministratore delegato di NielsenIQ Italia.


Luca De Nard (amministratore delegato NielsenIQ Italia) durante la conferenza stampa di ieri 19 maggio.

Nell'ambito del largo consumo confezionato (LCC) l'inflazione al momento è attorno al 4,8%; le previsioni di NielsenIQ stimano che potrebbe arrivare fino al 6% entro l'anno, a causa dell'aumento dei prezzi delle materie prime, dei costi di trasporto e dell'energia. Da un lato, le scelte di acquisto da parte dei consumatori compensano l'aumento dei prezzi, con un incremento reale di circa il 2%.

Il quadro che emerge nel primo quadrimestre del 2022 sul 2021 mostra un andamento diverso rispetto a quelle che erano le prospettive di mercato. Infatti, i dati del primo trimestre relativi a LCC hanno registrato uno stabile declino fino al mese di marzo. Tuttavia, grazie anche al contributo positivo della Pasqua (aprile +8%) si attesta una crescita di oltre 1 punto nei primi quattro mesi del 2022.


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L'alterazione delle dinamiche competitive in atto, differenzia la performance dei canali di vendita. Stando ai dati del 2019 di NielsenIQ rispetto all'anno corrente, l'e-commerce nel Q1 ha un valore di 2,6 diversamente dalla quota (0,9) registrata nel 2019, mentre i discount raggiungono attualmente quasi il 20% del valore guadagnando 1 punto rispetto al 2019. Resta solida la categoria dei supermercati che tra il 2019 e il 2022 non ha riscontrato variazioni e registra, oggi, un valore del 38,3%.


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Dall'analisi effettuata da NielsenIQ, si evince che i consumatori stanno iniziando a mettere in pratica delle strategie di risparmio, che compensano gli effetti al rialzo dei prezzi causati dall'inflazione, cambiando il mix di prodotti nel carrello e facendo più attenzione a selezionare i prezzi più bassi. Questa tendenza fa emergere una polarizzazione delle fasce di consumatori: una parte delle famiglie sarà costretta a modificare maggiormente i propri stili di consumo, perché vedrà diminuire ulteriormente il proprio potere di acquisto.

"A parità di paniere e di volumi, la crescita dei prezzi a scaffale è del 4,8% - ha dichiarato De Nard - Il consumatore sta scegliendo, quasi scientificamente, cosa consumare e dove andare a comprare i prodotti".


Luca De Nard (amministratore delegato NielsenIQ Italia) durante la conferenza stampa di ieri 19 maggio.

All'interno dell'attuale contesto di mercato, particolarmente gravato dall'aumento dei prezzi, l'inflazione sta diventando un elemento strutturale e avrà impatti a lungo termine. L'effetto congiunto della recessione e dell'inflazione, combinato con l'incertezza legata all'evoluzione della pandemia e alla guerra, rende ipotetiche le tendenze del mercato della Grande distribuzione poiché ha un andamento anticiclico.


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Le variazioni anche più piccole possono avere un impatto significativo. E proprio a causa dell'imprevedibilità dello scenario, NielsenIQ preannuncia un autunno "caldo" con una perdita del potere d'acquisto per le famiglie italiane.