La guerra in Ucraina sta avendo impatti estesi in tutti i Paesi e settori. Le esatte implicazioni per il commercio al dettaglio di generi alimentari non sono ancora chiare. Una prima analisi dell'impatto della guerra indica che potrebbe aumentare ulteriormente l'inflazione alimentare ed energetica e, di conseguenza, rendere più pronunciato l'aumento della sensibilità ai prezzi e il downtrading.
Guardando indietro al 2021
Nel 2021 il mercato europeo della vendita alimentare al dettaglio è stato caratterizzato dai continui effetti della pandemia, dalla graduale riapertura del settore alberghiero, dall'emergere degli operatori di instant-delivery (chiamato anche commercio veloce) e dall'inflazione dei prezzi.
Nel 2021 le vendite sono diminuite dello 0,6% in Europa rispetto all'anno precedente, a un livello comunque sostanzialmente superiore al 2019. Il volume è diminuito del 2,1%, ma questo sviluppo è stato parzialmente compensato dall'inflazione dei prezzi dell'1,3% e dal leggero uptrading dello 0,2%.
I risultati sono stati significativamente diversi a seconda dei Paesi. Il primo trimestre del 2021 è stato significativamente superiore al primo trimestre pre-pandemia del 2020, riflettendo gli effetti delle restrizioni di mercato. Dal secondo trimestre del 2021 in poi l'attività ricettiva è ripresa e le vendite al dettaglio di generi alimentari sono rimaste al di sotto dell'anno precedente, pur rimanendo sostanzialmente al di sopra dei livelli del 2019 in tutti i trimestri e Paesi.
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Fonte: mckinsey.com