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Nuova tecnologia di confezionamento della frutta riduce il fabbisogno di manodopera negli stabilimenti

Una confezionatrice robotica intelligente per la frutta, che automatizza il lavoro a più intenso fabbisogno di manodopera nell'impianto d’imballaggio, rappresenta una svolta per gli operatori post-raccolta di tutto il mondo.

Global Pac Technologies ha lanciato ufficialmente la confezionatrice robotica Aporo II che si basa sulla tecnologia collaudata dell'originale Aporo I della Produce Packer, sviluppata per la prima volta nel 2018. L'ultimo modello ha raddoppiato la produttività, confezionando 240 frutti al minuto e risparmiando tra due e quattro unità lavorative per doppio nastro di confezionamento.

"Aporo II può essere adattata su due nastri di imballaggio invece di uno, quindi ha effettivamente raddoppiato la produttività, con lo stesso risparmio di manodopera che garantiva la precedente Aporo I", spiega Cameron McInness, direttore di Jenkins Group, una società con sede in Nuova Zelanda che ha co-fondato la Global Pac Technologies insieme alla Van Doren Sales Inc, con sede negli Stati Uniti.

"Abbiamo lanciato questa nuova macchina con alcuni clienti chiave a livello globale e i risultati sono stati sorprendenti. Uno dei nostri clienti australiani ha costruito un nuovo impianto d’imballaggio e installato tre delle nostre Aporo II. Ciò ha aumentato la capacita di confezionamento del 30-40% e ridotto la manodopera del 50%. L'automazione del processo di posizionamento dei frutti nei vassoi consente quindi agli operatori post-raccolta di ridistribuire le loro scarse risorse di manodopera in aree dove possono aggiungere realmente più valore".

McInness afferma che le doppie teste robotiche della Aporo II sono più stabili e affidabili dei confezionatori umani. La tecnologia è utilizzata in Francia, Regno Unito, Svezia, Belgio, Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda, principalmente per confezionare mele e ora anche drupacee, come pesche e nettarine. Stanno lavorando per estenderne l'uso ad altre varietà di frutta in futuro.

"La particolarità delle confezionatrici Aporo I e Aporo II è che sono progettate per un imballaggio autonomo davvero semplice. La macchina è molto intelligente. Guarda la frutta, la orienta e non ha bisogno che gli venga detto che tipo di vassoi viene utilizzato: guarda e individua i diversi vani. È una tecnologia davvero potente".

"Il suo sistema di visione interna o 'rete neurale' impara continuamente ad adattarsi a diverse varietà di frutta e a migliorare nel tempo le prestazioni. È dotato di riconoscimento automatico del vano vassoio, e l'interfaccia touch screen è molto intuitiva e facile da usare. Non solo orienta e posiziona la frutta nel modo giusto sul vassoio, ma puoi anche chiedergli di trovare il colore migliore sulla mela e posizionare quel lato verso l'alto. È molto intelligente".

In alcuni casi, le confezionatrici Aporo possono essere adattate all'infrastruttura esistente nel giro di poche ore. Si inseriscono fra i nastri trasportatori già in essere e sono disponibili sia in configurazione singola che doppia dei nastri di confezionamento.

Dal lancio iniziale della Aporo I nel 2018, la tecnologia è stata applicata su oltre 100 linee d’imballaggio in tutto il mondo. McInness afferma che c’è già una forte pipeline di ordini per la Aporo II. "In questo momento, abbiamo un paio di grandi opportunità di crescita in California e abbiamo incontrato distributori e clienti al Fruit Logistica 2022, per mostrare cosa può davvero fare la Aporo II".

La Global Pac ha ottimi rapporti con i suoi distributori in tutto il mondo, ed è disponibile a incontrare nuovi potenziali distributori, interessati a portare Aporo II nella loro regione.

Le confezionatrici Aporo I e II sono state sviluppate dalla Robotics Plus, azienda agricola neozelandese. Global Pac Technologies è nata come una joint venture, per vendere questa tecnologia sul mercato globale.

"Siamo leader in questo settore e i nostri clienti stanno riscuotendo molto successo", afferma McInness. "Il mercato globale delle mele vale circa 80 miliardi di dollari e l'automazione è la chiave per superare la carenza di manodopera che stanno vivendo tutti gli operatori post-raccolta, a livello mondiale. Il bello di Aporo I e Aporo II è che possono essere installate sia su linee di confezionamento nuove che esistenti, rendendo questa tecnologia accessibile a tutti".

Per maggiori informazioni:
Bree McGavin
+64 21 041 0048

Data di pubblicazione: