Utilizzare le acque dei depuratori per l'irrigazione non è una novità, ma c'è sempre stato scetticismo. Ora però da Cesena arriva una nuova frontiera che permette una depurazione elevatissima delle acque reflue (quelle di scarico di casa, per intenderci) che sono già state sperimentate e verificate con successo su colture arboree ed estensive. Il prototipo dimostrativo è stato realizzato presso l'impianto di depurazione del Gruppo Hera, in via Calcinaro a Cesena.
Capofila del progetto è Hera (la Holding della Romagna per la gestione delle acque e depuratori) in collaborazione con Enea (cfr. FreshPlaza del 14/03/2022), Università di Bologna e Irritec. E' stato sperimentato un prototipo tecnologicamente avanzato, in grado di depurare le acque reflue allo scopo di utilizzarle per irrigare e fertilizzare i campi coltivati, con benefici in termini di maggiore disponibilità idrica, apporto di nutrienti, riduzione dei concimi chimici, sostenibilità ambientale e qualità della filiera depurativa.
Martorano di Cesena, il depuratore per le acque da irrigazione
"I risultati di ricerca industriale, da confermare con ulteriori campagne - spiegano i tecnici di Hera - evidenziano la fattibilità di pratiche di economia circolare e simbiosi industriale che favoriscono la conversione degli impianti di depurazione in vere e proprie bioraffinerie da cui recuperare la risorsa idrica primaria, prodotti secondari ad elevato valore aggiunto, come ammendanti e fertilizzanti in grado di garantire un apporto di nutrienti, tra cui azoto, fosforo e potassio, e ridurre il ricorso a concimi chimici di sintesi".
L'innovazione rientra nell'ambito del progetto Value CE-IN, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e dal Fondo sviluppo e coesione, presentato in occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua, che si celebra ogni anno il 22 marzo.
Foto d'archivio
Il prototipo dimostrativo è stato testato su un campo sperimentale con 120 parcelle, di cui 66 piante di pesco e 54 di pomodoro da industria. I risultati raccolti a valle della fase sperimentale, a detta di Hera, confermano la qualità delle acque depurate a fini agricoli.