La razionalizzazione delle risorse naturali è una necessità non più differibile, bisogna percorrere sentieri alternativi e concretamente sostenibili.
Secondo studi recenti, nel nostro Paese i prelievi pro capite di acqua dolce per uso agricolo rappresentano circa il 50% del fabbisogno idrico totale; inoltre, i sempre più frequenti fenomeni di carenza idrica dovuti ai cambiamenti climatici pongono a serio rischio oltre un terzo della produzione agricola nazionale, con danni alla quantità e alla qualità dei raccolti, stimabili mediamente nell'ordine di un miliardo di euro all'anno.
Da qui la messa a punto di un prototipo in grado di depurare le acque reflue, allo scopo di utilizzarle per irrigare e fertilizzare i campi coltivati, con benefici in termini di maggiore disponibilità idrica, apporto di nutrienti, riduzione dei concimi chimici, sostenibilità ambientale e qualità della filiera depurativa.
A sviluppare questo ritrovato hi-tech sono stati ENEA e Università di Bologna, in collaborazione con Gruppo HERA e Irritec. Si tratta di un modello dimostrativo realizzato presso l'impianto di depurazione HERA di Cesena, che è stato testato su un campo sperimentale con 120 colture di cui 66 piante di pesco e 54 di pomodoro da industria, confermando la qualità delle acque depurate a fini agricoli.
"I risultati dell'attività coordinata dall'ENEA - sottolinea il coordinatore del progetto Luigi Petta (qui in foto), responsabile del Laboratorio ENEA di Tecnologie per l'uso e gestione efficiente di acqua e reflui - potrebbero supportare l'applicazione dello schema prototipale a tutti gli impianti di depurazione e la diffusione di pratiche di riuso a vantaggio di tutti gli stakeholder di filiera, dai gestori d'impianto ai consorzi di bonifica fino al settore dell'automazione, controllo e misurazione - con l'obiettivo di garantire una fonte idrica non convenzionale e sicura e fornire al contempo un apporto di elementi nutrienti alle colture, in linea con i nuovi indirizzi comunitari in vigore dal 2023".
Per maggiori informazioni:
Luigi Petta
ENEA
luigi.petta@enea.it