Un certo numero di esportatori sudafricani ha temporaneamente messo in stand-by le spedizioni verso la Russia - soprattutto quelle di uva, pere e drupacee, oltre a quelle di limoni. "Non continueremo a caricare finché non ci sarà più chiarezza sulla situazione - afferma un esportatore - Ma non sta andando bene, in pratica potremmo perdere un intero mercato e ciò potrebbe avere un effetto sugli altri. Tutto si decide di giorno in giorno. Il livello di incertezza è terribile. Nessuno sa cosa sta succedendo".
La frutta sudafricana deviata da San Pietroburgo potrebbe portare a un eccesso di offerta altrove.
Frutta e verdura fresche vendute a San Pietroburgo ad aprile 2021 (Foto 218565061 © 1701200801 | Dreamstime.com)
"Sicuramente, al momento c'è un rischio maggiore per gli esportatori che riforniscono la Russia, ma il cibo rimane un diritto umano e il commercio di frutta deve continuare", dice un esportatore di frutta.
La Russia è un mercato molto importante per pere e agrumi
Come già riportato da FreshPlaza (cfr. articolo del 28/02/2022), le pere sudafricane e, in misura minore, le drupacee, hanno sperimentato un'ottima performance in Russia di recente. Il Paese acquista più di un quinto delle pere sudafricane.
Il contributo della Russia al commercio di mele sudafricane è pari al 6%, una cifra che non dovrebbe crescere ulteriormente a causa della recente espansione della Russia nella produzione di mele e negli impianti di stoccaggio.
La Federazione Russa è anche un mercato molto importante per gli agrumi sudafricani, con un acquisto tra l'8 e il 9% delle varie categorie. Secondo le statistiche della Citrus Growers' Association nel 2021 San Pietroburgo ha ricevuto il terzo maggior numero di pallet di agrumi sudafricani, dopo Rotterdam e London Gateway.
Nelle ultime settimane sono state spedite in Russia molte uve dal Sudafrica e dall'India. Fino alla settimana 7 in tale nazione sono stati spediti oltre 780mila cartoni da 4,5 kg di uva sudafricana, un volume maggiore rispetto all'anno scorso, ma comunque più basso rispetto a quanto era stato spedito in Russia nello stesso periodo, due anni fa.
Dagli 1,6 milioni di cartoni d'uva inviati in Russia durante la stagione 2016/17, i volumi sono diminuiti ogni anno fino ad arrivare a poco più di un milione di cartoni d'uva inviati durante la stagione 2020/21.