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Focus sul mercato mondiale del peperone

In molti Paesi l'inizio d'anno freddo e buio è stato dannoso per la produzione dei peperoni. Nei Paesi Bassi e in Belgio il prezzo elevato dell'energia ha fatto scegliere a molti coltivatori di non combattere questa ondata di freddo, ritardando la raccolta di alcune settimane. In Spagna le temperature più basse registrate a novembre fanno prevedere un calo della produzione per il mese prossimo. In Israele le prospettive sono più positive nonostante il ritardo, poiché la produzione dovrebbe riprendersi con l'aumentare delle temperature.

Paesi Bassi e Belgio: clima buio e crisi energetica ritardano il raccolto di peperoni
Nei Paesi Bassi e in Belgio la produzione è rallentata, sia a causa del ritardo nei trapianti che del clima poco favorevole. Ma il vero problema è la crisi energetica, che si traduce in prezzi elevati per gas ed elettricità. Inoltre, gennaio minaccia di essere un mese storicamente buio. Anche questo mette un freno alla coltivazione. I coltivatori segnalano quindi un ritardo nel raccolto di diverse settimane. Si prevede che in primavera l'offerta di peperone sarà limitata.

Marzo è tradizionalmente un mese difficile per quanto riguarda la disponibilità di peperoni, ma quest'anno potrebbe andare persino peggio a causa di queste condizioni. Il mercato terrà d'occhio la Spagna. Le importazioni dal sud iniziano a calare alla fine di febbraio, come spesso fa la qualità. Le note accanto agli scaffali scarsamente forniti nei supermercati sono un fenomeno comune ogni anno.

Fino ad ora la qualità dell'offerta dalla Spagna è stata buona, grazie a un inverno stabile, freddo ma soprattutto secco. La mancanza di pioggia ha evitato problemi di qualità. Tuttavia, non sono solo il calo della qualità e dell'offerta dalla Spagna a rendere difficile la stagione di quest'anno.

Germania: prezzi alti per i prodotti spagnoli sul mercato tedesco
I peperoni spagnoli hanno dominato il mercato tedesco, con i prodotti turchi e marocchini a completare l'offerta. La domanda ha potuto essere soddisfatta senza problemi grazie alla maggiore disponibilità. Le quotazioni hanno teso al rialzo, in parte a causa degli alti livelli di acquisti, ma anche per le migliori possibilità di approvvigionamento. Nel complesso, i prezzi sono un po' più alti dell'anno scorso.

Subito dopo Capodanno, alcuni produttori spagnoli hanno smesso di raccogliere i peperoni gialli a causa dei prezzi bassi. Di conseguenza, il prodotto ha perso qualità e conservabilità. Nel frattempo, gli importatori parlano di forniture normali rispetto alla domanda attuale.

Spagna: produzione inferiore a causa delle temperature più basse; carenza di peperoni rossi e verdi
Ad Almeria la stagione dei peperoni è in corso, con una domanda piuttosto tranquilla, un andamento normale per questo periodo dell'anno. Tuttavia, da febbraio in poi i volumi potrebbero calare più del solito. Alcuni coltivatori stanno già sradicando i peperoni verdi per piantare le angurie che verranno raccolte in aprile.

"Ad Almeria i volumi di peperoni sono più o meno normali per questo periodo dell'anno, anche se in generale finora le rese di questa stagione sono state più basse - dice un coltivatore ed esportatore di El Ejido, una delle più importanti zone di produzione di peperoni di Almeria - Stiamo parlando di una media di circa 1,5 kg in meno per metro quadrato rispetto alla stagione precedente, nonostante quest'anno la superficie sia stata ampliata".

Il periodo di massima produzione della campagna, che va da novembre alla fine di gennaio, sta per concludersi, anche se il coltivatore prevede che a febbraio la produzione calerà più del solito a causa delle temperature più basse registrate a novembre. In effetti, è una cosa che si sta già verificando con i peperoni gialli e arancioni, la cui maturazione è sempre in anticipo rispetto ai rossi. Negli ultimi giorni c'è stata una mancanza di produzione e i prezzi sono aumentati, soprattutto per le misure G, che di solito sono confezionate in flowpack nel formato tricolore.

I prezzi dei peperoni rossi e verdi rimangono simili, anche se al momento c'è una maggiore offerta di peperoni verdi dovuta in parte al fatto che se ne raccolgono di più per poter iniziare a piantare le colture primaverili, come l'anguria. Probabilmente tra circa 2 o 3 settimane si verificherà una carenza di peperoni rossi e verdi, proprio come sta accadendo attualmente con i gialli e gli arancioni. Attualmente anche i prezzi delle specialità di peperoni, come la Sweet Palermo, sono più bassi del solito, sebbene si preveda un aumento a partire da febbraio. "Finiremo la stagione verso aprile con un'offerta limitata", dice il coltivatore.

Italia: i retailer italiani cercano la continuità
In Italia, per diversi periodi dell'anno, nella Grande distribuzione organizzata sono presenti peperoni rossi e gialli provenienti dalla Spagna in maniera maggiore rispetto a quelli italiani. La Gdo sta preferendo i peperoni spagnoli in quanto quelli olandesi sono troppo costosi, mentre quelli rossi e gialli italiani troppo spesso non sono uniformi in colore e calibro. Un buyer della Gdo afferma che occorre continuità di volumi giornalieri, che purtroppo le produzioni italiane non riescono a garantire se non in alcuni mesi, quindi la scelta cade per forza sul prodotto estero spagnolo, che ha quotazioni spesso inferiori a quello italiano. La questione prezzo, unita alla qualità del prodotto, fa sì che poi i consumatori li scelgano. Come produzione italiana occorre colmare questo gap.

Un grossista calabrese dichiara: "Al momento stiamo offrendo peperoni gialli, rossi e verdi di origine italiana. In settimana si è registrato un forte aumento dei prezzi: all'origine siamo intorno a 1,80-2,00 euro. In generale, c'è una forte richiesta di prodotto".

Nella provincia di Caserta, la campagna dei peperoni in serra dovrebbe iniziare a giugno. Un operatore che commercializza peperone in grandi volumi da oltre 30 anni dichiara: "La scorsa stagione non ha registrato un andamento favorevole, si è assistito a un consumo ridotto e, di conseguenza, a quotazioni molto basse. Per la prossima campagna le prospettive non sono rosee. Considerando l'aumento generalizzato dei costi di produzione, di energia, gas e via dicendo, parecchi coltivatori sono stufi di trapiantare un prodotto che non offre remunerazione. Perciò siamo incerti sui volumi che potremo avere a disposizione".

In Campania attualmente non c'è produzione di peperoni. I trapianti cominceranno da febbraio nell'areale dell'alto casertano, zona che ha una certa storicità per questa referenza. Per questa campagna i produttori hanno effettuato programmi colturali che prevedono un aumento della produzione di circa il 10%. Ora il prodotto lo si sta acquistando in Sicilia.

Secondo l'osservatorio permanente GfK Consumer Panel, i peperoni sono stati acquistati nell'ultimo anno terminante a novembre 2021 da oltre 16,3 milioni di famiglie italiane, pari al 62,8% di penetrazione sull'universo.

Ottima la frequenza di acquisto che è di oltre 7 etti l'anno in media e risulta essere crescente costantemente negli ultimi anni. Anche la spesa media effettuata dalle famiglie acquirenti è interessante e pari a oltre 15 euro annui.

Israele: mercato ostacolato da problemi logistici, nonostante l'alta resa
In Israele il mercato dei peperoni di quest'anno può essere definito impegnativo, come sempre, ma la stagione sembra essere di buona qualità e con volumi adeguati. Israele sta sperimentando alcuni problemi logistici, come i ritardi delle navi, la scarsa disponibilità di spazio aereo a causa della pandemia e gli aumenti di prezzo, nonché i tassi di cambio molto bassi per i coltivatori israeliani che esportano. In questi giorni i peperoni israeliani vengono esportati principalmente in Russia, oltre ad alcune quantità minori che vengono esportate in Regno Unito, Europa dell'est e all'inizio della stagione in Stati Uniti e Canada.

La resa sembra essere alta in questa stagione. Queste ultime settimane sono state estremamente fredde nella regione di Arava, il che ha rallentato la produzione e quindi al momento le quantità sono molto basse. Entro poche settimane la situazione dovrebbe riprendersi e l'esportazione di grandi quantità è prevista fino a fine campagna, che di solito arriva ad aprile.

Nord America: cresce la produzione di peperoni e mini peperoni in Messico
In Messico la produzione di peperoni di Sinaloa è iniziata nel giusto periodo in questa stagione. "L'anno scorso abbiamo iniziato più tardi con tutti i peperoni - afferma un coltivatore e spedizioniere - Quest'anno abbiamo cominciato il 10 dicembre e con i mini peperoni il 15 dicembre".

Gennaio è generalmente il momento in cui la produzione di peperoni aumenta. "Quest'anno le cose sembrano essere iniziate bene e, di solito, quando si ha un gennaio solido, ciò permette di avere un febbraio e un marzo persino migliori", dice il coltivatore e spedizioniere.

I volumi di peperoni sembrano simili a quelli dell'anno scorso e il coltivatore e spedizioniere nota un volume leggermente maggiore per i mini peperoni.

Nel frattempo, sebbene ci sia una buona domanda, nonostante il calo da parte del settore della ristorazione rispetto agli ultimi anni, le tariffe di trasporto sono impegnative. "Soprattutto se si va verso la costa orientale, le tariffe sono salite alle stelle praticamente da novembre. Probabilmente sono aumentate del 30-40%", dice il coltivatore-spedizioniere. 

Guardando avanti la costanza registrata nei volumi recenti continuerà fino a maggio, quando il coltivatore e spedizioniere passerà al Messico centrale e Baja. "Penso che a gennaio tutti abbiano avuto forniture consistenti - afferma - L'anno scorso i peperoni sono stati molto scarsi nello stesso periodo, perché si era avuto un inizio di stagione ritardato su tutte le materie prime. Quest'anno abbiamo iniziato in orario e le forniture al momento sono abbondanti. A febbraio vedremo un calo naturale della produzione. Avremo ancora un volume commercializzabile, ma il mercato del peperone dovrebbe ricominciare a riprendersi nella prima e seconda settimana di febbraio".

Nel frattempo in Florida la produzione di peperoni è un po' più bassa rispetto agli anni passati. In parte ciò è dovuto al logorio dei terreni agricoli, ma anche alla concorrenza dei coltivatori messicani", dice uno spedizioniere.

Allo stesso tempo i costi sono in aumento anche nella produzione. "In Florida i costi di coltivazione per la produzione di una cassa di peperoni verdi ammontano a circa 12 dollari per andare in pari. Ciò spinge la gente a piantare un po' meno per ridurre la quantità di prodotto disponibile, il che fa salire il prezzo".

Oltre alla produzione da Florida e Messico, i peperoni arrivano anche da Honduras, El Salvador e dalla Repubblica Dominicana. La produzione canadese inizierà a metà marzo.

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