Da un paio d'anni, al sud d'Italia sono aumentati i danni da acaro tarsonemide negli impianti di lampone in coltura protetta. Lo conferma il tecnico Carmine Lanaro, punto di riferimento per Bioplanet in Campania e specialista di piccoli frutti. "Per contrastare questo acaro - esordisce Lanaro - è indispensabile utilizzare gli insetti utili. Noi abbiamo messo a punto una strategia tramite due acari predatori, Ambliysius andersoni e Ambliysius cucumeris".
"Avendo iniziato la lotta biologica in prevenzione già a fine settembre - aggiunge - abbiamo contenuto in maniera molto efficace la proliferazione del tarsonemide. I 'nostri' due acari predatori sono generalisti, ma colpiscono bene l'obiettivo e insieme stanno dando degli ottimi risultati".
Ciò è molto confortante, in quanto non vi è una lotta chimica efficace, perciò l'uso degli insetti utili è basilare non solo per chi coltiva in regime biologico, ma anche per chi è in regime integrato.
Un altro problema di questi mesi è relativo alla Drosophila suzukii sia su lampone, sia su fragola e fragolina. "In questo caso, la lotta comincia fuori dalle serre, con la distribuzione del parassitoide Trichopria drosophilae. Quest'anno, date le condizioni meteo si sperava in una popolazione inferiore di Drosophila, ma non è così. Ormai l'insetto è endemico e occorre agire ogni anno con costanza e tempestività", precisa Lanaro.
Trichopria mostra uno spiccato dimorfismo sessuale, con la femmina più grande del maschio, che presenta antenne lunghe e ricche di setole, utilizzate in un elaborato rituale di accoppiamento. La femmina ricerca al suolo le pupe neoformate di Drosophila e vi depone un uovo, in particolare nella larva ancora distesa al suo interno.
In seguito, la larva di trichopria divora completamente Drosophila nel suo pupario sino a mutare in adulto che ne fuoriesce praticandovi un foro circolare. Ogni femmina di trichopria può colpire sino a un centinaio di drosofile, con un ciclo di sviluppo che dura tre settimane, permettendo così un succedersi continuo di generazioni con un rallentamento solo nei mesi più freddi.
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