Il Distretto degli Agrumi di Sicilia è un fiore all'occhiello dell'aggregazione e della cooperazione, che oggi raggruppa tutte le Igp e Dop regionali del comparto. Costituito nel 2005 (quando era ancora il Distretto dell'Arancia Rossa) oggi il Distretto degli Agrumi di Sicilia rappresenta l'intera filiera degli agrumi dell'isola, la più grande regione agrumetata d'Italia che, da sola, esprime circa il 60% della produzione nazionale.
Federica Argentati
In una lunga intervista (vedi articolo correlato) Federica Argentati, presidente del Distretto, in carica dal 2005, ci ha raccontato un percorso fatto di tanto impegno e di successi che hanno valorizzato l'agrumicoltura in tutte le sue sfaccettature con il brand Sicilia, in Italia e all'estero, grazie a strategie comuni per le fasi di produzione, commercializzazione e trasformazione dei frutti.
"Il bilancio di questi anni è assolutamente positivo – ha detto Argentati – a partire dall'adesione da parte di tutte le Igp e Dop della Sicilia come l'Arancia Rossa IGP, Arancia di Ribera DOP, Limone Interdonato IGP, Limone di Siracusa IGP e, ultima in ordine di arrivo, l'associazione Limone dell'Etna IGP; ma anche 50 imprese della filiera agrumicola siciliana (aziende singole, associate e OP; oltre alla partnership con 32 enti locali ed istituzioni pubbliche: università, enti di ricerca, rappresentanze agricole e datoriali etc. La strategia del Distretto si articola attraverso una moltitudine di progetti portati a termine".
"La credibilità della nostra attività - ha proseguito la presidente - deriva proprio dal contributo che abbiamo dato al settore, attraverso le numerose collaborazioni: una fra tante quella con la The Coca Cola Foundation, che ci ha permesso di portare a termine molti progetti. Da sempre, il Distretto Agrumi di Sicilia, anche con il contributo di enti terzi (Università, Crea, Arces) e onlus, coinvolge la filiera con progetti mirati e dedicati ai vari contesti: alle imprese di trasformazione (riciclo del pastazzo), ai produttori con il primo censimento sulle risorse idriche (progetto Acqua), agli aspiranti agrumicoltori provenienti da categorie svantaggiate (Social Farming), alle aziende di produzione che fanno accoglienza (Le vie della Zagara). Ultimo e ancora in fieri, quello altamente tecnologico della blockchain (l'archivio condiviso per il tracciamento della produzione)".
Febbraio 2017 - un momento durante una delle tante visite aziendali per far conoscere agli stakelders polacchi la realtà agrumicola siciliana (vedi Freshplaza del 28/02/2017).
"Il nostro intervento ha dato preziosi spunti al mercato, con progetti di internazionalizzazione – ha ricordato l'esperta - che hanno suscitato il plauso delle Istituzioni e delle aziende estere, come l'iniziativa 'People of Sicily', che ha innescato scambi virtuosi con la Polonia. Per non parlare dell'input alla creazione di due nuovi prodotti come la Fanta Arancia Rossa Igp e la Fanta Lemon Igp (di Siracusa). Ma non ci siamo limitati al mero suggerimento: quando è stato necessario siamo intervenuti con tutto il nostro peso, sul piano mediatico e con la nostra capacità d negoziazione, perché si addivenisse alla concretizzazione dei protocolli fitosanitari per l'export dell'arancia rossa verso la Cina. L'organizzazione di tutta una serie di incontri e convegni con gli attori della filiera e delle istituzioni preposte ha infatti accelerato il processo, estendendo il trasporto anche al cargo aereo verso la R.P.C." (Continua lettura: clicca qui per accedere all'articolo correlato)
Per maggiori informazioni: 
Federica Argentati
Distretto Agrumi di Sicilia
www.distrettoagrumidisicilia.it