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La Torrente Srl

Come una corsa ad ostacoli, la ripresa dalla pandemia si profila complicata

"La ripresa dalla pandemia è un fatto evidente, anche se il Covid - come in una corsa ad ostacoli - lascia strascichi da superare. L'anno scorso mancava il pomodoro, quest'anno mancano le materie prime e non solo per il packaging alimentare (banda stagnata e alluminio). Inoltre, sono aumentati enormemente i costi di trasporto, con il risultato che le poche aziende leader che coprono una fetta importante del mercato hanno più che triplicato il prezzo dei noli. Frequenti i disservizi nella logistica, che impiega navi grandi, con ritardi senza precedenti. Ripercussioni anche sul mercato del gas, i cui costi sono raddoppiati (+100%). Insomma, quando c'è fame di materie prime per un paese di trasformazione come l'Italia, la conta dei danni può diventare pesante". Così Filippo Torrente, vice-presidente Anicav e titolare de La Torrente, azienda familiare giunta alla terza generazione di imprenditori.

Con circa 80 referenze a catalogo, La Torrente è uno dei più importanti player dell'industria conserviere del Sud Italia, il cui marchio identifica un'ampia gamma di trasformati di pomodoro 100% italiano, proveniente da areali meridionali. In particolare, dalla Capitanata (Puglia), e da Basilicata e Campania, con una produzione ragguardevole di circa 60mila tonnellate di pomodoro fresco, tra prodotto convenzionale e biologico, per ciascuna campagna di trasformazione.

Il marchio è presente massicciamente nella grande distribuzione organizzata con articoli che commercializza a proprio marchio in un'ampia gamma di lavorazioni e formati, tra pomodorini interi, pelati, passata e a filetti e una linea premium dedicata a specializzati di alta gamma.

I trasformati a marchio La Torrente sono ottenuti attraverso la lavorazione di oltre 10 varietà di pomodoro, tra cui il rosso lungo e tondo, i pomodorini gialli, San Marzano dell'agro sarnese nocerino, Pomodorino del Piennolo del Vesuvio, il corbarino, i pomodorini di collina.

"La nostra forza è la lavorazione di pomodoro 100% italiano che seguiamo nella filiera (dalla raccolta alla distribuzione) attraverso produttori fidelizzati da 40 anni a questa parte. Il biennio 2021-2023 porterà in azienda grandi cambiamenti - spiega Filippo Torrente - a partire dall'inaugurazione del nuovo stabilimento di 34mila mq. Nell'ottica del potenziamento della capacità produttiva, verosimilmente potremo lavorare fino a 100mila tonnellate di pomodoro".

Tra le novità del marchio, le produzioni biologiche che oggi arricchiscono la linea de "Gli Speciali", quali il pomodoro Piennolo del Vesuvio, il San Marzano dell'Agro Sarnese-Nocerino, i Pomodorini gialli della Piana del Sele, i Datterini della Valle del Fortore e il Principe Borghese di San Bartolomeo in Galdo.

Sul versante della produzione, la campagna 2021 non presenta particolari problemi, a parte il ritardo nei tempi di maturazione di circa una settimana. "A causa delle gelate di aprile, non avremo le varietà precoci che inizieremo a lavorare - se il clima ci assiste - dal 20 luglio. Anche i prezzi in campagna sono stabili e confermano le quotazioni vigenti nell'accordo di filiera della precedente stagione: 105 euro/ton per il tondo e 115 euro/ton per il lungo, mentre per il pomodoro da agricoltura biologica è prevista una maggiorazione del 40% sul prezzo".

 

La Torrente realizza l'85% del suo fatturato sul mercato italiano, mentre la quota dell'export del 15% si deve in particolare alle vendite in Spagna - dove il marchio è molto apprezzato con i grandi formati nel canale ristorazione - Regno Unito, Stati Uniti, Canada, Giappone e India.

Per maggiori informazioni
La Torrente Srl
Via Paludicella, 23
80057 - S. Antonio Abate (NA)
(+39) 338 4553555
g.latorrente@latorrente.it
www.latorrente.com