"Se fino a venti anni fa c'erano molti terreni agricoli abbandonati, oggi è complicato trovare terra da coltivare. Negli ultimi anni, c'è un ritorno all'agricoltura che riparte dopo i disastri messi in atto dalle generazioni precedenti. Nello specifico, in Umbria - tra le difficoltà del terremoto, l'emergenza sanitaria e svariati ettari marginali destinati al pascolo - sono poche le aziende che possiedono tenute che peraltro si tramandano di generazione in generazione". Così Lorenzo Battistini e la moglie Ilaria Amici, titolari dell'azienda umbra Bosco Torto.
Bosco Torto è un'azienda giovane, fondata in Umbria nel 2016 e situata nel Parco Naturale dei Monti Sibillini, dove coltiva e trasforma prodotti di nicchia tipici del territorio come zafferano, aglio, legumi di montagna e cereali. Nei sei ettari di terreni, la materia prima viene lavorata all'insegna del veg e del cruelty free, con una grande attenzione ai cicli stagionali e alla biodiversità.
L'azienda, oltre alle problematiche derivanti dall'emergenza sanitaria, sta affrontando una serie di difficoltà che interessano i giovani imprenditori agricoli. Come noto, l'industria e il settore dei servizi non riescono ad assicurare un futuro stabile alle giovani generazioni; pertanto, l'Italia assiste a un vero e proprio ritorno alla terra favorito dalle nuove tecnologie e dalle opportunità rappresentate dai fondi comunitari.
"Coltiviamo zafferano, che vendiamo in bulbi e in pistilli essiccati, oltre che diverse varietà di aglio tra cui l'Aglio Violetto e l'Aglio Rosso di Sulmona, la cui fermentazione naturale (processo che porta a ottenere il cosiddetto aglio nero) ne esalta l'aromaticità. Per ottenere l'aglio nero, infatti, mettiamo a fermentare l'aglio biologico di nostra produzione almeno due mesi in una grotta artificiale, dove la temperatura è costante. Così, naturalmente, senza nessun ingrediente, il bulbo si ossida e diventa nero, aumentando le sue proprietà salutari: sviluppa zolfo e perde allicina, risultando così più digeribile".
Dalla produzione di aglio nero e zafferano, Bosco Torto ha ampliato la gamma con una linea dolce, introducendo una confettura di mela cotogna autoctona e zafferano, una confettura di pere arricchita dai preziosi pistilli di zafferano e accesa da grani di pepe, o del cioccolato con petali di zafferano. Le referenze dolci disponibili in formato da 200 grammi.
"La richiesta di prodotti biologici è sempre maggiore, e per noi è quasi scontato coltivare in questo modo. La nostra idea è che il biologico sia il livello minimo di qualità che il consumatore attento si aspetta. Purtroppo incontriamo molte difficoltà, nel farlo: è arduo, per esempio, reperire materiali ecologici per il confezionamento che abbiano un costo accessibile e che mantengano la shelf life del prodotto. I packaging ecologici dovrebbero essere incentivati, e invece costano come beni di lusso, i cui costi pesano sui nostri listini. In parte siamo riusciti a contenere il problema con acquisti maggiori a inizio epidemia, prima della corsa al rialzo dei materiali".
"Sul piano della competizione estera, lo zafferano italiano non teme i mercati, perché si tratta di un prodotto di nicchia, frutto di investimenti in micro/impianti, i cui volumi non sono in grado di soddisfare grandi richieste. Pertanto viene scelto solo da intenditori in grado di distinguerlo rispetto a quello prodotto altrove e di apprezzarne la provenienza, l'ecosostenibilità, e la filiera biologica".
L'azienda, in collaborazione con altre imprese del territorio, si occupa anche di riproduzione di semi rari o quasi estinti oltre che affrontare temi attinenti la salvaguardia dello sviluppo agricolo del territorio.
"L'acqua, in particolare, è un bene indispensabile in agricoltura. Purtroppo in Valnerina (valle che attraversa Macerata, Terni e Rieti) l'acqua ci è stata negata. Da oltre un anno, infetti, è stato applicato un divieto per l'apertura di pozzi agricoli, nonostante dopo il terremoto molti ruscelli risultino prosciugati. Purtroppo, se la situazione non cambierà a breve, le coltivazioni di pregio nelle nostre terre rischiano l'estinzione".
Per maggiori informazioni
Bosco Torto
Via del Tricaio snc
06046 San Pellegrino (PG)
331 718 2410
www.boscotorto.it
[email protected]