"Oggi è vero che i mercati chiedono innovazione. Tuttavia sono del parere che non dobbiamo inventarci niente rispetto a quanto ci offre la semplice tradizione contadina. Uno dei driver di vendita resta infatti sempre la genuinità del prodotto che, unita alla qualità di processo, rappresenta un'arma vincente per difendersi dalla competizione dei mercati". Così Giuseppe Torrente, direttore marketing dell'omonima azienda conserviera di S. Antonio Abate (NA).
La Torrente è una delle più grandi industrie conserviere del sud Italia, il cui marchio identifica un'ampia gamma di trasformati di pomodoro 100% italiano, proveniente da areali del sud Italia.
Sono circa 80 le referenze di pomodoro proposte in varie lavorazioni e formati, tra pomodorini interi, pelati, passata e a filetti e una linea premium dedicata a specializzati di alta gamma. Tali referenze sono ottenute attraverso la trasformazione di oltre 10 varietà di pomodoro, tra cui il rosso lungo e tondo, i pomodorini gialli, San Marzano dell'agro sarnese nocerino, Pomodorino del Piennolo del Vesuvio, il corbarino, i pomodorini di collina.
In foto: Filippo Torrente, alla guida dell'omonima azienda famigliare giunta alla terza generazione di imprenditori.
"Sul piano della produzione in campo e sui volumi disponibili per la campagna 2021/22 ci sono molti interrogativi circa gli eventuali danni alla piantine, causati dalle gelate di aprile. Di fatto, laddove ci sono stati danni sono stati rifatti i trapianti; pertanto, in generale si prevede una maggiore produzione rispetto alla scorsa campagna. Per quanto ci riguarda, in Puglia e in Campania abbiamo fidelizzato da anni produttori specializzati che ci assicurano volumi e qualità della materia prima".
La Torrente ha puntato molto a indirizzare la sua filiera produttiva su metodi di lavorazione il più naturali possibile, oltre a destinare all'agricoltura biologica aree specifiche per le quali è riservata particolare attenzione all'uso di fito-trattamenti e alimentazione della pianta.
PomoBio è la linea biologica a marchio composta da: datterini, passata, polpa, pelati e pomodorini interi. "Soprattutto nei mercati del nord Europa, in particolare in Svezia e in Belgio - precisa Giuseppe Torrente, responsabile export del marchio - cresce il segmento del biologico, con maggiori richieste rispetto al convenzionale. Le produzioni sostenibili hanno certamente prezzi superiori, viste le minori rese in campo, cui si uniscono le spese relative a certificazioni e controlli costanti dei residui, in ogni fase della produzione".
La linea premium convenzionale a marchio La Torrente - lavorata 100% in modo artigianale - è denominata Nanù, in ricordo della nonna Elena, che in famiglia tutti chiamavano Nanùccia. La linea Nanù si presenta con un packaging molto curato e risponde anche a un piano strategico che punta a mantenere un ottimo rapporto qualità/prezzo. Come per tutta Linea Speciali - Pomodorino Nero (lavorato a pacchetelle), Pomodoro tipo Sorrento (lavorato a cubetti), Corbarino e San Marzano Baby - si tratta di lavorazioni naturali e artigianali, a partire dalla cottura a basso stress termico e, nel caso specifico, con metodo a bagnomaria, come vuole la tradizione familiare contadina.
La Torrente realizza l'85% del suo fatturato sul mercato italiano; per quanto riguarda l'export, il marchio è presente in Spagna, Regno Unito, Belgio, Svezia, Stati Uniti, Canada, Giappone e India.
Per maggiori informazioni
La Torrente Srl
Via Paludicella, 23
80057 - S. Antonio Abate (NA)
(+39) 338 4553555
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