Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
OP Armonia tra gli apripista, in collaborazione con i top player spagnoli

Passi determinanti per una nuova agrumicoltura professionale in Italia

L'Italia è da sempre patria di un'agrumicoltura avanzata e professionale, in grado di distinguersi per il livello eccellente dei suoi prodotti. "Nonostante i tanti problemi che ci affliggono, l'Italia è ancora vista come paese campione del mondo per il cibo buono, sano e gustoso. Un primato che ci viene riconosciuto e che dobbiamo mantenere ben saldo. Per questo, l'innovazione del parco varietale in agrumicoltura è solo uno dei passi da compiere all'interno di un percorso di professionalizzazione più ampio e articolato", così dichiara Francesco Perri, citrus scientist specialist, di ritorno da un viaggio di alcuni giorni in Spagna, effettuato insieme a Marco Eleuteri, amministratore delegato della organizzazione di produttori OP Armonia e altri componenti della stessa compagine.

Marco Eleuteri, Francesco Perri

Accolta dai vertici di aziende "top player" nel settore degli agrumi, quali Eurosemillas e Bollo International Fruits Group, la delegazione italiana di OP Armonia ha consolidato il programma di accordi che ha già portato all'impianto in azienda di varietà brevettate (come il mandarino Tango Gold), consentendo la realizzazione, nel volgere di un paio d'anni, di oltre 50 ettari di nuovi impianti.

Marco Eleuteri e Fernando Ortega (Responsabile commerciale Eurosemillas, l'azienda detentrice dei diritti di moltiplicazione e commercializzazione di importanti cultivar protette, come il mandarino Tango Gold).

"Tango Gold è una varietà che matura da metà febbraio alla fine di marzo. Ai 12 ettari già piantati, se ne aggiungeranno circa 40 nei prossimi due anni, per un totale di oltre 50 ettari - spiega Perri - Ciò, unitamente all'introduzione di altri 50 ettari della nostra cultivar italiana Perrina (in itinere di brevetto, il clementine italiano più tardivo, che matura dalla prima decade di gennaio fino alla prima decade di febbraio) consentirà ad OP Armonia di ampliare notevolmente il calendario commerciale dell'offerta di soft citrus, ben oltre la tipica stagionalità del, comunque ottimo, Clementine Comune. Nel frattempo, a tale programma, da considerarsi un cantiere tuttora aperto, speriamo di aggiungere nuove accezioni esclusive che potranno derivare dal programma nazionale di sviluppo e miglioramento varietale che OP Armonia sta conducendo in collaborazione con il CREA (leggi precedente news)".

Marco Eleuteri, Rafael Cano Pecci, Francesco Perri

La prima tappa del viaggio spagnolo (dal 20 al 23 settembre 2020) è stata a Cordova, in Andalusia, presso la Eurosemillas. Eleuteri, Perri e gli altri delegati italiani sono stati qui accolti da Rafael Cano Pecci (Direttore Generale Eurosemillas) e da Fernando Ortega (Responsabile commerciale Eurosemillas), per una visita presso l'azienda agricola "El Oidor". "Un vero gioiello - commenta Perri - In quest'impresa agrumicola sono già impiantati 250 ettari di mandarino Tango e altri 50 si aggiungeranno nei prossimi 2 anni, arrivando a un totale di 300 ettari".

Veduta Az. "El Oidor" a Cordova, 250 ettari di Tango.

Nel confronto con i vertici di Eurosemillas sono stati affrontati vari aspetti tecnici, agronomici e commerciali, in un'ottica di collaborazione alla pari: "La stima e il rispetto che ci vengono tributati dalle nostre controparti spagnole indicano che Spagna e Italia possono cooperare in un settore, come quello agrumicolo appunto, in cui spesso vengono considerati come paesi concorrenti. Se - sottolinea Perri - noi abbiamo molto da imparare dagli spagnoli in termini di dinamismo imprenditoriale, coraggio di investire in innovazione e approccio efficace ai mercati esteri, noi italiani non siamo da meno per esperienza, perfezionismo, cura della qualità in campo e controllo meticoloso del prodotto fino al suo arrivo sulla tavola del consumatore. Tutti possiamo imparare, ma anche insegnare, in questo campo".

Giancarlo Mellone, Marco Eleuteri, Rafael Cano Pecci, Francesco Perri, Lorenzo Mastrapasqua, Mario Mellone.

Il secondo giorno di visita, 21 settembre 2020, gli ospiti italiani sono stati accolti a Huelva, presso una delle imprese del gruppo Bollo International Fruits. La dimensione di questa compagnia è ben espressa dai numeri che rappresenta: "Parliamo di un giro d'affari di centinaia di milioni di euro l'anno - ricorda Perri - e superfici coltivate, solo ad agrumi, per oltre 1.500 ettari tra Murcia, Valencia e Huelva. Bollo International Fruits, inoltre, ha intrecciato nel corso del tempo collaborazioni internazionali che lo rendono oggi leader nel settore del melone Piel de Sapo e sta investendo pure in avocado (150 ettari, per cominciare)".

In questa tappa del viaggio, il team italiano è stato ricevuto da Paco Albuixech Navalon (Direttore della produzione della Bollo Internecional Fruits) e Patricia Gomez Dominguez (Agronomo).

Patricia Gomez Dominguez, Paco Albuixech Navalon, Marco Eleuteri, Francesco Perri, Lorenzo Mastrapasqua, Giancarlo Mellone, Mario Mellone 

Il giorno successivo, la tappa finale a Benifairò de Valldigna, Valencia, a 800 km di distanza, per visitare aziende e per una riunione presso lo stabilimento di lavorazione della Bollo. Qui a ricevere gli italiani sono stati Pepe Vercher (Direttore Generale della Bollo International Fruits) e Paco Albuixech Navalon.

Paco Albuixech Navalon, Mario Mellone, Pepe Vercher, Francesco Perri, Giancarlo Mellone, Lorenzo Mastrapasqua, Marco Eleuteri

"Il gruppo Bollo, come tutte le più importanti imprese spagnole - spiega Perri - esporta con tale disinvoltura verso le destinazioni d'oltremare, che già pensa a quali varietà impiantare per approcciare al meglio le mete più recenti, come per esempio il mercato cinese. Ciò deve stimolare anche le imprese italiane a rinnovare il parco varietale. OP Armonia, che quindi ha coronato un lungo percorso intrapreso diversi anni fa, si profila tra gli apripista nella direzione di un'agrumicoltura al passo con i tempi e con le esigenze di mercato. Speriamo che il nostro esempio sia d'ispirazione per tanti altri".

Quando il copia-e-incolla è deleterio
L'innovazione varietale nel segmento dei soft citrus, tuttavia, non può essere che il primo passo per la professionalizzazione del settore. Oltre ai classici rischi d'impresa, infatti, questo segmento necessita di perizia agronomica e di speciali accortezze, al fine di trasformare davvero in plusvalore l'introduzione di una nuova varietà. "Perciò, se copiare quanto fanno in Spagna è consigliabile - sottolinea Perri - deleterio diventa però fare un copia-e-incolla acritico su tutto".

"Le varietà extra-precoci infatti - nota ancora Perri - presentano di per sé alcune criticità di natura genetica, come ad esempio la tendenza a granulare. Ciò, sommato ai cambiamenti climatici (ne sia un esempio l'autunno in corso, troppo caldo e siccitoso, registrato tanto in Spagna quanto in Italia meridionale) e a pratiche di spinta chimica e ormonale per l'ingrossamento dei frutti (attuate ancora troppo spesso, in Spagna, e scopiazzate anche qui da noi), porta a prodotti che risultano del tutto non commestibili" (vedasi foto qui sotto).

Clementine precocissimo, sia in Spagna che in Italia, reso immangiabile laddove si utilizzino indiscriminate e ripetute alchimie a base di ormoni.

"La stagione delle primizie è strategica, per il commercio agrumicolo, poiché è quella nella quale il consumatore dovrebbe essere invogliato all'acquisto di clementine e mandarini, proprio grazie al buon gusto dei primi arrivi di prodotto sugli scaffali. Presentare merce immangiabile (sostenuta di calibro, ma asciutta all'interno) - lamenta Perri - significa devastare il mercato anche nei mesi successivi, con conseguente effetto boomerang. Da questo punto di vista, la Grande distribuzione italiana dovrebbe cominciare ad acquistare primizie agrumicole non soltanto con gli occhi, ma pure con il palato. Sempre, purtroppo, si tende a privilegiare le forniture di clementine e mandarini di calibro più grande, a discapito di frutti di dimensioni inferiori, ma succosi e di buon sapore, come sono le nostre produzioni super precoci non trattate con ormoni. Agire in questo modo comporta solo lo spreco di un ottimo prodotto, al contempo perdendo la fiducia del consumatore! In specie in una stagione come quella attuale, in cui i difetti interni, nei soft citrus precocissimi, sono fortemente superiori rispetto alle annate precedenti, la professionalità a tutti i livelli della catena di fornitura è l'unica strategia possibile per creare valore".

Contatti:
Dott. agronomo Francesco Perri
Cell.: (+39) 338 4164800
Email: f.scoperri@libero.it