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Gelo al centro-sud Italia: preoccupazione per ortaggi, uva, cachi e drupacee precoci

Per l'agricoltura, è emergenza nell'emergenza. Non bastava il Coronavirus: ora anche il brusco calo delle temperature, scese sotto lo zero, con gelate e nevicate fuori stagione. Ingenti i danni agli impianti di frutta e alle produzioni orticole, nella fase delicata di fioritura e gemmazione, soprattutto al Nord Italia (cfr. FreshPlaza del 25/03/2020), ma anche nelle aree interne, e fino in Puglia.


Foto: Coldiretti Puglia

Puglia
Il bollettino di Coldiretti Puglia segnala il brusco abbassamento delle temperature fino a -1 °C, con le situazioni più gravi registrate nelle province di Bari, BAT e Foggia, in una Regione dove fino a 48 ore fa si registravano anche 23 °C, con ripercussioni gravi sulle colture in atto. Il maltempo non allevia minimamente il problema della siccità con 143 milioni di metri cui d’acqua negli invasi foggiani, secondo i dati aggiornati del Consorzio di Bonifica della Capitanata.


Uva apirene Arra 30 a Noicattaro. Foto: Costantino Pirolo 

"In alcune zone della regione, la temperatura della notte scorsa è scesa anche fino a -3 °C. I vigneti, in prossimità delle zone costiere, non hanno subito danni significativi, ma sono le coltivazioni degli areali interni a preoccupare particolarmente", spiega Costantino Pirolo, agronomo pugliese. "Nello specifico, le produzioni precoci di Rutigliano, Noicattaro, Adelfia, sia quelle coperte che quelle scoperte, presentano danni dal 20 all'80%. Le varietà più colpite sono Superior Seedless e Victoria, tutte cultivar che avevano raggiunto i primi 5 cm di germoglio".

Uva Black Magic sotto telo, andata persa. Foto: Costantino Pirolo 

"Si contano danni ingenti anche su ciliegio e albicocco. Per le varietà precoci, laddove il frutticino era già evidente – continua Pirolo – si notano i primi danni estetici (foto sotto), mentre per quelle tardive, occorre attendere qualche giorno per avere un’analisi più approfondita".

Cosimo Leggiero, responsabile commerciale della Ortofrutticola Egnathia di Monopoli (BA) dichiara: "Sicuramente ci saranno danni. Noi ci troviamo più vicini al mare e ne risentiremo meno. C'è preoccupazione per patate, zucchine, angurie e per tutti i trapianti precoci delle colture primaverile-estivi. Negli areali di Turi, Conversano, Casamassima, i timori riguardano soprattutto ciliegie, albicocche e pesche. Si vedrà nei prossimi due giorni il reale danno. Per le verdure, invece, aspettiamo di vedere cosa succederà a finocchi e carciofi. In questo momento, c'è carenza di broccoli e cavolfiori con prezzi alle stelle. Anche gli asparagi subiranno 4 o 5 giorni di problemi per il gelo. Ci mancava anche questa, dopo un inverno fantasma". 


Foto: Coldiretti Puglia

"Purtroppo la situazione è abbastanza critica – dichiara Giuseppe Bracone, coordinatore dell'omonima azienda foggiana – oltre alle gelate che hanno rovinato colture come carciofi e asparagi, si aggiunge il netto calo delle vendite di questi due prodotti considerati poco necessari dai consumatori, costretti ormai da dieci giorni a rimanere in casa per via dell'emergenza Covid-19".

"Si può definire un 2020 secco e asciutto. Da inizio anno in provincia di Foggia, e su gran parte della Puglia, non è piovuto quasi mai. In questo periodo, solitamente, gli agricoltori si preparano per la futura coltivazione del pomodoro nella Capitanata, cosa nettamente incerta per via della scarsità idrica da parte del Consorzio di Bonifica, in quanto il livello basso di acqua delle dighe circostanti non garantisce l'erogazione per uso agricolo".

Foto: Coldiretti Puglia

Pietro Losito dell'omonima azienda agricola di San Giovanni Rotondo (FG) ha sottolineato: "La scorsa notte ha fatto molta paura (si legga tra 24 e 25 marzo, ndr). Almeno nel foggiano, per il momento, per l'uva da tavola non ci sono danni, forse in alcune zone più al nord di Foggia, ma lì coltivano uva da vino. Bisogna attendere qualche giorno per vedere gli effetti del calo delle temperature. Compromessa è la raccolta dell'asparago già in produzione: sono praticamente ghiacciati. Mancherà per un po' questo prodotto, mentre per cachi e drupacee dobbiamo attendere".

Orazio Di Bari dell'omonima azienda agricola di Manfredonia (FG) conferma la situazione negativa per gli asparagi. "Speriamo si tratti di un evento sporadico e che il freddo ci lasci quanto prima. L'asparago fortunatamente non è completamente compromesso e tra una settimana si dovrebbe ritornare alla normalità, con la speranza che il gelo non continui nei prossimi giorni".

Asparagi colpiti dal gelo - Foto: Orazio Di Bari

Ignazio Tateo della Tateo Group di Turi (BA), specializzata in ciliegie, spiega: "Ho sentito i miei colleghi agricoltori e, a quanto pare, hanno subito danni da gelate anche significativi. Per quanto mi riguarda, invece, non ho nulla da segnalare, proprio perché la fioritura non è ancora avvenuta, ma è visibile soltanto il rigonfiamento delle gemme. Una situazione vegetativa derivante dall'adozione di tecniche agronomiche differenti rispetto alle scorse campagne. Infatti, quest'anno ho preferito evitare non solo le classiche lavorazioni del terreno, che solitamente vanno a stimolare il riscaldamento di quest’ultimo, ma anche la fertilizzazione azotata".

Campania
Nel casertano si sono registrate temperature tra -1 e -2 °C. Sicuramente questo evento avrà ripercussioni su frutta e ortaggi. Adesso è ancora troppo presto per fare la conta dei danni sulla frutta estiva e la stima non sarebbe molto accurata, bisognerà attendere qualche giorno.

Alcuni operatori del settore della frutta estiva riferiscono: "Danni più importanti si conteranno sulle cultivar che hanno già allegato, questo non esclude ripercussioni negative per le piante già in fioritura. L'evento avrà impatti negativi soprattutto sulla produzione, che non sarà abbondante".

Danni su cachi - Acerra (NA). Foto: Michele Capasso

Anche i cachi non si salvano dalla gelata di ieri, 25 marzo 2020. Michele Capasso dell'Az. Agr. Verdicchio di Acerra (NA) spiega: "Non è stata una semplice gelata a macchia di leopardo; io conto danni anche del 90%. L'intero agro acerrano è stato colpito. Attualmente sta avvenendo la ripresa vegetativa: in questa fase, le piante di cachi sono particolarmente vulnerabili alle gelate. Solo i cachi vaniglia sono rimasti illesi, perché germogliano più tardi rispetto alle altre varietà. Le forti ripercussioni che s'intravedono sui quantitativi vanificano tutto il lavoro svolto finora. Infatti, considerando i 4.500 euro di costi fissi a ettaro, se i quantitativi verranno meno, la campagna sarà completamente disastrosa".

Danni su cachi - Acerra (NA). Foto: Michele Capasso

Anche Mimma Divano dell'omonima azienda di Sessa Aurunca (CE)  conviene sull'accaduto, dicendo: "Per ora è prematuro fare una stima. Sicuramente da quello che appare riportiamo almeno il 10% dei danni sul caco. In generale purtroppo, tutte le piante da frutta che hanno già germogliato o con le gemme pronte ne risentiranno".

Danni da gelo su patate - Cellole (CE)

Drastica è la situazione anche per gli ortaggi sia nel casertano che nel napoletano. "I produttori di patate sono in ginocchio: ettari ed ettari completamente colpiti dal gelo. Questa campagna, ormai, è pregiudicata: sicuramente non sarà precoce e così abbondante come si auspicava prima del ritorno di freddo. Ora bisogna confidare solo in prezzi un po' più vantaggiosi. Anche le scarole, le lattughe e le puntarelle sono state colpite duramente dalla gelata". Così sostiene il tecnico Davide Valletta.

Danni da gelo su patate ad Acerra (NA)

Diversa è la situazione nella Piana del Sele. Alcuni operatori testimoniano che sta venendo giù, anche a bassa quota, acqua mista a neve, ma non segnalano alcuna gelata.

Lazio
Nell'Agro Pontino, molti agricoltori si erano già preparati all'arrivo della gelata. C'è chi ha acceso il riscaldamento in serra, chi invece ha attivato l'irrigazione anti-brina per le angurie sotto serra. Fortunatamente i trapianti delle angurie ancora non sono cominciati nei mini tunnel in pieno campo.

Il produttore Mario Peciarca di Aprilia (LT) spiega: "Fortunatamente, i miei kiwi sono rimasti illesi mentre ho riportato il 100% di danni sulle susine e diversi miei amici hanno avuto seri problemi con il kiwi giallo; addirittura qualcuno che lo coltivava sotto rete antigrandine ha riportato comunque il 100% di danno".

Calabria e Basilicata
Antonio Genovese, presidente della cooperativa I Campi del Sole di Castrovillari (CS) e Natalino Gallo, presidente della Op Agricor-Gallo della Piana di Sibari (CS), dichiarano che al momento non si registrano gelate negli areali dedicati a drupacee. "Sta piovendo, le temperature sono leggermente sopra lo zero. Il timore di gelate c'è, ma speriamo di scongiurarlo". In Sila nevica copiosamente.

Nessun danno da gelo al momento in Basilicata. Piove, ma non a carattere temporalesco, nel metapontino, dove nella nottata (si legga tra 24 e 25 marzo, ndr) le temperature sono oscillate da -0,6 a 2-3 °C. Valori, questi, sicuramente più alti rispetto alla fascia adriatica. C'è paura per alcune varietà di albicocche precoci (come Orange Rubis) e medio-tardive (come Kioto e Farbela), perché sono in piena fioritura.

Autori: Maria Luigia Brusco - Lorena Reale - Vincenzo Iannuzziello