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Giornata tecnica: ricerca e trasferimento – seconda parte

Frutticoltura tropicale: fitopatie, uso di micorizze e certificazioni di qualità

Grande partecipazione al convegno di Rocca di Capri Leone, in Sicilia, sui frutti tropicali. Moltissimi gli interventi, tutti di altissimo profilo, compresi i contributi del pubblico, per sviscerare ogni aspetto della frutticoltura tropicale nel Bacino del Mediterraneo.

Nell'articolo precedente abbiamo riportato l'esperienza raccontata da Maria Gloria Lobo Rodriguez dell'ICIA (Tenerife - Spagna) nella gestione del post raccolta e, tra le tante altre, una sintesi delle relazioni di alcuni docenti universitari esperti nel campo (clicca qui per vedere la locandina dell'evento). A questi si aggiunge certamente l'interessante intervento di Giancarlo Polizzi, anch'egli docente universitario (UniCT) e specializzato in "Malattie biotiche e abiotiche dei fruttiferi tropicali in Sicilia", tema su cui ha relazionato.

Giancarlo Polizzi. (Clicca qui per il fotoalbum dell'evento)

"Tra le malattie conosciute presenti sul territorio siciliano – ha detto Polizzi - abbiamo sicuramente la batteriosi del mango, che arreca i maggiori danni nel periodo invernale, con perdite di produzione che possono andare dal 30 al 50%. Sul mango si riscontrano fitopatie sul legno, che possono causare moria anche dopo due o tre anni dal loro insediamento. Si tratta di problemi che sopraggiungono a seguito di stress esterni, come un eccessivo calo delle temperature".

"Vi sono però malattie del mango - ha spiegato il docente universitario - che ancora non sono presenti nel nostro territorio, ma che imperversano nella vicina Spagna e che sono a rischio di introduzione anche qui da noi. Una di queste è la malformazione fiorale del mango, che in alcuni casi determina anche il 75% di perdita di produzione. E' importantissimo non far entrare in Sicilia questo patogeno, che potrebbe seguire la via della vendita delle piantine provenienti, appunto, dalla Spagna. Le piantine non certificate non possono e non devono entrare nel nostro Paese. I produttori, dunque, non devono cercare scorciatoie per risparmiare sulle piante, perché a pagarne il prezzo sarebbe l'intero settore".

Livio Torta (Clicca qui per il fotoalbum dell'evento) 

"Endomicorrize dei fruttiferi tropicali: vantaggi e prospettive di impiego" è stato il titolo dell'intervento di Livio Torta, dell'Università di Palermo. "Si fa un gran parlare di micorrize di tipo vescicolo-arbuscolari in numerose colture. In particolare, i formulati che contengono questi propaguli - ha chiarito Torta – andrebbero utilizzati sui fruttiferi tropicali, che sono piante micorrize-dipendenti. Nel contesto delle coltivazioni tropicali, sarebbe opportuno conoscere lo stato naturale delle micorrize nel territorio siciliano per comprendere come utilizzarle al meglio. Si tratta di uno studio che stiamo portando avanti come Università"

E' seguita la relazione di Dario Bagarella, direttore commerciale di Agroqualità SpA, un organismo di certificazione del gruppo Rina, che lavora nel settore agricolo ed agroalimentare.

"Anche per i frutti tropicali e subtropicali – ha detto il manager - abbiamo visto come la certificazione sia oggi uno strumenti di valorizzazione di questi prodotti, oltre che di promozione. La certificazione, soprattutto, rappresenta un prerequisito fondamentale per entrare in determinati canali, quali quello della grande distribuzione organizzata e dell'internazionalizzazione, quindi sui mercati esteri".

Andrea Passanisi, Coldiretti Sicilia, da imprenditore impegnato nella produzione e commercializzazione di frutti tropicali, ha fornito un'ampia panoramica sull'indicizzazione del brand commerciale e sulla corretta comunicazione.

Andrea Passanisi

A seguire hanno parlato Giuseppe Giardina e Loris Franco della Irritec, i quali hanno illustrato le più avanzate tecniche di irrigazione in agricoltura, con particolare riferimento alla frutticoltura tropicale, che vede quest'azienda posizionata come leader mondiale nel settore. I due tecnici si sono alternati in un lungo excursus, portando alla platea in sala esempi concreti di impianti realizzati e altamente performanti.

Loris Franco e Giuseppe Giardina di Irritec

Notevole il ventaglio dei tropicali coltivati da Natale Torre, esperto agronomo e vivaista, il quale ha raccontato la sua lunga esperienza nel settore e illustrato piante esotiche da frutto poco coltivate in Sicilia, ma potenzialmente adattabili al nostro clima.

Natale Torre (Clicca qui per il fotoalbum dell'evento)

Incisiva anche Gabriella Lo Verde, docente dell'Università di Palermo, nel parlare di insetti dannosi per i frutteti tropicali e subtropicali, ma anche di lotta integrata e di insetti utili, sottolineando l'importanza di un monitoraggio continuo, vista la possibilità della comparsa di nuovi fitofagi, alcuni dei quali sono stati da poco rinvenuti negli impianti siciliani.

Sopra, Gabriella Lo Verde. Sotto, Giuseppina Migliorisi

Infine, la relazione di Giuseppina Migliore, sempre dell'Università di Palermo la quale, con un caso di studio sul mango, ha illustrato un'analisi costi/benefici, da cui sono emerse le opportunità che la coltivazione di tale specie può rappresentare per l'imprenditoria agricola.