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Dalle lavorazioni al pirodiserbo, fino all'uso di antagonisti

Maculatura del pero: tecniche per prevenirla e limitarla

Negli ultimi anni, la maculatura bruna è stata una piaga che ha colpito duramente gli impianti di pero italiani, specie al centro nord. La maculatura bruna è considerata una delle più pericolose avversità del pero europeo, in grado di causare danni economici rilevanti sulle cultivar maggiormente diffuse.

L'agente patogeno è lo Stemphylium vesicarium, forma agamica dell'ascomicete Pleospora allii. Il microrganismo vive prevalentemente nella sua forma agamica di S. vesicarium, accrescendosi e moltiplicandosi anche saprofiticamente su residui vegetali e altro materiale organico.

Durante i mesi primaverili ed estivi, le spore agamiche (conidi) si sviluppano e si diffondono nell'ambiente: quando raggiungono gli organi dell'ospite suscettibile innescano, se vi sono le condizioni favorevoli, il processo infettivo. Si verificano più cicli di infezione per stagione. In autunno, gli pseudoteci di P. allii si formano sulle foglie e sui frutti caduti a terra che colonizzano il cotico erboso, da cui partirà in primavera il nuovo ciclo infettivo.

Per combattere la maculatura occorre un insieme di strategie, come è stato affermato anche durante l'ultima edizione di Futurpera (cfr. FreshPlaza del 2/12/2019).

Da un lato eliminare il cotico erboso sarebbe un grosso aiuto, ma lavorare il terreno con la frequenza necessaria all'eliminazione ha dei costi notevoli. Sono state effettuate diverse prove anche con il pirodiserbo. In particolare una (cfr. FreshPlaza del 28/11/2019) ha convinto a tal punto l'agricoltore da estenderla anche nel 2020. Lo scorso anno, l'agricoltore aveva trattato con pirodiserbo 3 ettari, mentre nel 2020 tratterà 28 ettari con questa tecnica.

Un'altra possibilità per combattere lo Stemphylium è l'utilizzo di funghi antagonisti. Come spiega l'esperto di Isagro Massimo Dal Pane, "usare ceppi naturali dei funghi antagonisti Trichoderma asperellum e Trichoderma gamsii è utilissimo per sanificare il cotico erboso, permettendo così la riduzione dell'inoculo da maculatura bruna". Di questa tecnica, cioè usare microrganismo antagonisti, se ne era parlato anche durante la tavola rotonda svoltasi al convegno di Ferrara.

"Con il prodotto adatto - conclude Dal Pane - consigliamo il primo intervento all'inizio della fioritura, in previsione delle piogge, per poi ripetere il trattamento quando si verificano le condizioni predisponenti le infezioni sulla pianta".