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Agricoltura 4.0: le conferenze non bastano, c'e' ancora tanto da fare

"E' ormai un dato di fatto che il digitale e le tecnologie innovative siano entrati a far parte anche del mondo agricolo. Specie nel 2019, precisamente nel secondo semestre dell'anno, sono stati diversi i convegni, discussioni, eventi, conferenze, organizzati dal nord al sud del Paese, per affrontare il tema dell'agricoltura 4.0, cioè il nuovo modo di lavorare la terra, tenendo le nostre coltivazioni sempre a portata mano. Questo, però, sembra non bastare. Infatti, nonostante le aule siano piene di uditori, quelli che poi sono intenzionati a investire in questo settore sono davvero pochissimi, specie poi nel Meridione". A spiegarlo è Michele Cortina di terraSmart, una società che progetta e realizza soluzioni per l'Agricoltura di precisione.

"Il tema sta finendo sui tavoli di qualunque associazione di categoria. Ma se da una parte gli interessati sono pochi, dall'altra è pur vero che i player italiani, operanti e specializzati in questo settore, sono molto limitati, in un Paese in cui il settore primario non incide poi molto sull'intera economia. Ad esempio, gli agricoltori o le imprese che sembrano interessarsi all'agricoltura 4.0 sono:

  • Agricoltori che hanno subito delle perdite dovute a varie problematiche, come situazioni fitosanitarie, problematiche nella gestione dell'irrigazione, problematiche nel monitoraggio dei parametri meteo;
  • Imprese fornitrici di catene top della GDO;
  • Realtà imprenditoriali particolarmente attente all'innovazione di processo/prodotto e quelle aziende che vogliono essere al passo con i tempi e che dispongono di capitale da spendere autonomamente".

"Disporre di queste soluzioni non solo ci permetterà di migliorare la resa e la sostenibilità delle produzioni, ma anche la qualità dei prodotti, portando così benefici economici ed etici all'impresa. Un'adeguata campagna informativa genera fiducia in questi sistemi. Gli agricoltori iniziano a crederci nel momento in cui comprendono come queste attrezzature funzionano e quali benefici potrebbero fornire. Pertanto, l'agricoltura dovrà essere più informata e più consapevole su come il mondo sia cambiato e su come sia possibile trovare sul mercato tecnologie e strumenti digitali impensabili fino a 4-5 anni fa, capaci di aiutare l'imprenditore agricolo a rendere il suo lavoro più facile e gestibile", continua Cortina.

"Grazie al ministro Bellanova, particolarmente attenta a questo tipo di tematica, l'agricoltura 4.0 è stata equiparata alle linee di finanziamento dell'industria 4.0. Ciò vuol significare che gli strumenti esistenti sull'industria 4.0 potranno essere utilizzati anche per l'agricoltura 4.0 e per l'innovazione in agricoltura. E' l'emendamento che tutti aspettavano".