Anno nuovo, burocrazia vecchia, specie sul fronte revisione dei mezzi agricoli. Alcuni mesi fa il Governo (quello precedente) aveva prorogato i termini per revisionare tutti i mezzi agricoli (cfr. Freshplaza del 8/07/2019) in quanto non erano mai stati promulgati i decreti attuativi. A oggi, trascorsi sei mesi, nulla è cambiato.
"Siamo sempre allo stesso punto - afferma Aproniano Tassinari, presidente dell'Unione Nazionale Contoterzisti - UNCAI - in quanto non si sa chi dovrà svolgere le revisioni, dove e in quali modalità. L'unica novità è che, entro i primi di febbraio, saremo convocati presso il Ministero e forse sarà la volta buona per sbloccare la situazione".
Nella partita gioca un ruolo importante l'Inail e in effetti ciò è logico, dato che le revisioni vengono svolte non tanto per la "salute" dei trattori e delle macchine operatrici, quanto per preservare l'incolumità degli operatori.
Ma soprattutto, questi costi saranno a carico degli agricoltori? Una revisione effettuata a domicilio, che costo avrà? E' la domanda che si pongono i produttori, i quali vedono la revisione come una spinta al rinnovo del parco macchine. I mezzi più obsoleti sono i più pericolosi, ma i produttori ortofrutticoli non dispongono della liquidità per rinnovare il parco macchine.
Queste le attuali scadenze che entreranno in vigore se saranno pubblicati i decreti attuativi:
Veicoli immatricolati entro il 31 dicembre 1983: revisione entro il 30 giugno 2021;
Veicoli immatricolati dal 1° gennaio 1984 al 31 dicembre 1995: revisione entro il 30 giugno 2022;
Veicoli immatricolati dal 1° gennaio 1996 al 31 dicembre 2018: revisione entro il 30 giugno 2023;
Veicoli immatricolati dopo il 1° gennaio 2019: revisione al 5° anno entro la fine del mese di prima immatricolazione.