Ancora è tutto fermo circa la revisione dei mezzi agricoli. E se, da una parte, molti agricoltori preferiscono così, sul fronte sicurezza c'è da essere preoccupati. Nei giorni scorsi il Ministero ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale (cfr. FreshPlaza del 8/07/2019) le nuove date di scadenza per le revisioni, ma tutto rimane comunque impossibile da applicare.
"Non è cambiato nulla - afferma Aproniano Tassinari, presidente Contoterzisti Uncai - in quanto mancano i Decreti attuativi su come farle, queste revisioni. E mancano da molti anni. Abbiamo la legge, ma non può essere applicata".
Non è una cosa di poco conto. Mancano anche tutte le regole su come dovranno essere allestite le officine mobili per andare a effettuare le revisioni nelle aziende, oppure in punti di ritrovo. Perché non è possibile pensare che i mezzi cingolati possano essere spostati con il carrello, considerato che quasi nessun agricoltore ha carrelli a norma per trasferire i trattori su strada.
Ma soprattutto, questi costi saranno a carico degli agricoltori? Una revisione effettuata a domicilio, che costo avrà? E' la domanda che si pongono i produttori, i quali vedono la revisione come una spinta al rinnovo del parco macchine. I mezzi più obsoleti sono i più pericolosi, ma i produttori ortofrutticoli non dispongono della liquidità per rinnovare il parco macchine.
"Un trattore non è un'auto o una moto - conclude Tassinari - che si muove normalmente in strada. I nostri mezzi spesso non hanno l'assicurazione stradale, perché restano sempre in campo. Occorre una soluzione affinché la revisione sia possibile a un costo accettabile".