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Diradamento mele in Val di Non: prospettive positive per il raccolto

La quantità di mele è elevata, per questo il diradamento, totalmente manuale, deve essere molto accurato. In Val di Non (Trento) sono in atto le operazioni per eliminare i frutti in eccesso.

Il frutteto, in Val di Non, dell'agricoltore Fabrizio Zandra

"Non si registrano danni da cinghiatura - spiega il produttore Fabrizio Zadra - come si era temuto in un primo momento a causa delle brinate (cfr. Freshplaza del 8/05/2019) e questo ci fa ben sperare per il prossimo raccolto che sarà nella media normale dal punto di vista dei volumi, e, al momento, molto buono da quello qualitativo".

Quando abbiamo intervistato il produttore, che gestisce anche un B&B annesso all'azienda agricola, il 28 giugno 2019, le temperature erano elevatissime anche a 700 metri sul livello del mare.

"Stiamo lavorando in campagna con oltre 35 °C e dobbiamo sperare che le piante non entrino in stress a causa di questa bolla di calore. Stiamo proseguendo con le irrigazioni, che permettono al meleto di continuare lo sviluppo dei frutti".

Nel dettagli, l'agricoltore irriga in due turni al giorno, a distanza di 12 ore, fornendo a ogni pianta circa 8 litri totali al giorno. Ogni gocciolatore fornisce circa 2 litri di acqua a turno e i gocciolatori sono 2 per pianta.

"Circa il diradamento - aggiunge - andiamo a togliere buona parte dei frutti dei palchi inferiori. Mediamente, lasciamo circa 150 frutti per pianta. E' un'operazione molto laboriosa e costosa: occorrono fra le 150 e le 200 ore a ettaro per diradare in maniera precisa e puntuale".

Contatti:
Fabrizio Zadra
Fraz. Casez 38010 Sanzeno
Val di Non (Trento)
Tel.: (+39) 3492977264
Email: info@agrituricolori.it
Web: www.agrituricolori.it