La scorsa notte, fra il 6 e il 7 maggio 2019, in diverse zone del Trentino-Alto Adige le temperature sono scese al di sotto dello zero. Il rischio era concreto e la temperatura è diminuita in maniera differente a seconda delle vallate.
L'attuale stadio fenologico dei meli in Val di Non, ad altezza 700 metri slm
Fabrizio Zadra, coltivatore della Val di Non, precisa che "nella mia zona, a 700 metri sul livello del mare, abbiamo avuto fino a 3 gradi sottozero. Ed è durato alcune ore, dalle 4 alle 7 del mattino. Sopra gli 800 metri, la temperatura è rimasta sottozero dalla mezzanotte".
Questa situazione può causare la classica cinghiatura delle mele, una fisiopatia che deprezza totalmente la produzione. "E' ancora presto per valutare i danni - continua il produttore - ma spero che qui in zona non ce ne siano troppi. Forse più in quota, dove le temperature sono rimaste sottozero per 7 ore, potrebbero esserci maggiori problemi".
Di certo non si è trattato della gelata devastante di due anni fa quando, poco dopo la metà di aprile, la colonnina di mercurio scese sottozero di parecchi gradi e per molte ore. E la fase fenologica era quella della piena fioritura.
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Fabrizio Zadra
Fraz. Casez 38010 Sanzeno
Val di Non (Trento)
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