Conservare le mele a una profondità di 300 metri sfruttando dei vuoti di cava: il Consorzio Melinda ci ha scommesso 6 anni fa e ora prosegue con questa politica di rispetto ambientale e risparmio energetico con la costruzione del quarto lotto per un investimento di circa 7 milioni di euro che porterà la capienza complessiva sotterranea a 40mila tonnellate. Le celle ipogee si trovano a un paio di chilometri dal quartier generale di Mondo Melinda, a Segno di Predaia (Trento) in Val di Non.
Clicca qui per guardare tutte le foto!L'ingresso alle celle ipogee Melinda
"Le celle ipogeee - ha spiegato Andrea Fedrizzi, responsabile marketing Melinda, durante una vista con i giornalisti - sono dei magazzini di frigoconservazione. La miniera è la cava Rio Maggiore, dalla quale l'azienda Tassullo estrae Dolomia per le malte per edilizia. I vuoti di cava sono così utilizzati da Melinda per stivare le proprie mele".
Clicca qui per guardare tutte le foto! Mauro Erlucher, responsabile di produzione della coop Cocea e Andrea Fedrizzi responsabile marketing
La roccia dolomitica, la Dolomia, è un isolante migliore di qualsiasi altro. Raffreddando l'interno delle celle, la roccia lo assorbe e lo cede come "frigorie" (l'unità di misura del freddo) senza necessità di dispendio energetico ulteriore. Senza contare che la Dolomia, a queste profondità, vale a dire a circa 300 metri dalla vetta del monte, ha una temperatura costante di 10 °C e portare l'ambiente a 1 °C è molto meno dispendioso rispetto alle alte temperature di una cella tradizionale esterna.
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Questi sono i grandi vantaggi delle celle ipogee: riduzione del consumo di energia; forte risparmio idrico, conseguente alla possibilità di usare la geotermia per il raffreddamento dei compressori; eliminazione dei pannelli coibentanti in poliuretano espanso, il cui smaltimento genera forte inquinamento; tutela del paesaggio e del territorio agricolo, evitando di edificare capannoni in superficie; ottimizzazione di una cavità mineraria esistente, altrimenti inutilizzata.
Clicca qui per guardare tutte le foto!Mauro Erlucher
L'impermeabilità ai gas è garantita dalla struttura della roccia e da un sottile strato di spritz-beton, mentre la coibentazione termica è assicurata dall'ammasso roccioso che, una volta raffreddato fino a 5-7 m di profondità intorno alle celle, funge da isolante termico per le celle stesse.
Clicca qui per guardare tutte le foto!La roccia funziona molto meglio di un frigorifero
"Dal punto di vista tecnico - ha detto Fabrizio Conforti responsabile di cava - questo sito di scavo denominato Rio Maggiore, si snoda per 15 chilometri totali su tre livelli. All'interno, le gallerie sono autoportanti però vengono comunque rinforzate con delle placche metalliche. Attualmente, sono sfruttati 2,5 ettari di celle su 80 ettari di concessione".
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"Quando siamo partiti con questi ragionamenti - spiega Mauro Erlucher, responsabile di produzione della coop Cocea del Consorzio Melinda - c'era molto scetticismo. La fase più impegnativa è stata, forse, convincere i soci che si trattasse di un'idea innovativa e valida. Fino a oggi abbiamo investito 25 milioni di euro e ora partiremo con i lavori per il quarto lotto, così da aumentare la capienza fino a 40mila tonnellate di mele".
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Per costruire una nuova cella ipogea servono in tutto circa 18 mesi. I tecnici della Tassullo si occupano di frantumare la roccia con microcariche esplosive e, quando lo spazio è ricavato, si procede con l'impiantistica. Le dimensioni medie di una cella sono 25 metri di lunghezza, 12 di larghezza e 11 di altezza.
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Nella sala macchine sono presenti compressori al freon e lo scambiatore di calore con cui viene raffreddato il glicole, che va poi a distribuire il freddo nei pacchi frigoriferi installati in ogni cella. In questo impianto non c'è ammoniaca: un grande vantaggio in termini di sicurezza e rispetto dell'ambiente! E' inoltre presente una grande vasca che contiene circa 100.000 litri di acqua pompata dal sottosuolo.
Nel corso del suo lento viaggio, l'acqua viene filtrata dalla roccia diventando così batteriologicamente pura, quindi anche ottima da bere. Va poi ad accumularsi a circa 100 m di profondità sotto il livello dell'impianto, dove gli strati argillosi ne impediscono l'ulteriore uscita.
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L'acqua della vasca serve sia come riserva antincendio sia, e soprattutto, a raffreddare i compressori. La centrale di controllo di tutto l'impianto consente di impostare i parametri di conservazione desiderati e di monitorare da remoto il corretto funzionamento di tutti gli apparati.
"In futuro, vorremmo aprire un percorso per i turisti - conclude Fedrizzi - così da far vedere dal vero quello che già possono capire al Golden Theatre presso Mondo Melinda, tramite la visita virtuale. Nei prossimi mesi, Melinda compie 30 anni e l'auspicio è quello di aprire ai turisti le celle proprio in questa occasione".
Contatti:
Consorzio Melinda SCA
Via Trento 200/9
38023 Cles (TN)
Tel.: +39 0463 671111
Fax +39 0463 671121
Email: melinda@melinda.it
Web: www.melinda.it