Dopo qualche settimana di prese di posizione, discussioni, manifestazioni e scioperi programmati, la cosiddetta guerra delle banane nel porto di Civitavecchia sembra essersi stemperata. Dopo una breve tappa livornese, la nave della Maersk con carico di banane Chiquita è attraccata nuovamente al porto di Civitavecchia lo scorso 22 novembre. La società, leader del settore in tutto il mondo, nello scalo movimenta 140mila tonnellate di merce all'anno.
Roma Terminal Container lamentava il fatto che CFFT - Civitavecchia Fruit&Forest Terminal (impresa portuale ex articolo 16) utilizzasse la banchina pubblica 24 per scaricare i container refrigerati della linea settimanale di Chiquita-Maersk, destinati al proprio magazzino. E aveva minacciato di adire le vie legali. Da qui l'intervento dell'Autorità di Sistema Portuale, cui però sono seguiti mesi di polemiche, minacce di addio a Civitavecchia da parte degli operatori coinvolti, proclamazioni di scioperi e tentativi di conciliazione fra le imprese.
Chiquita, nei giorni scorsi, avrebbe ricevuto diverse offerte da parte di porti pronti ad accogliere il traffico. "Abbiamo sempre creduto in Civitavecchia - avrebbero affermato dalla multinazionale - In queste settimane non abbiamo ascoltato alcuna sirena, dando oggi ancora fiducia a questo scalo. Speriamo che quanto accaduto sia solo la parentesi di un percorso in grado di rinnovarsi".
La decisione di rimanere a Civitavecchia è comunque vincolata all'attracco delle navi bananiere alle banchine fronte terminal, e quindi la 24 o al massimo la 25 sud.
Fonte: civonline.it / ship2shore.it