Secondo l'Associazione inglese dei produttori di cipolle (Bopa), in Regno Unito le condizioni climatiche hanno danneggiato gravemente le rese delle cipolle e probabilmente il raccolto nazionale arriverà solo al 60% rispetto a uno normale. Questo significherà che, per compensare la carenza, nel 2019 servirà importare di più dall'emisfero sud. Inoltre, i consumatori nei negozi troveranno cipolle di calibro più piccolo.
Il presidente di Bopa Tim Elcombe ha dichiarato: "La produzione di cipolle inglese è stata gravemente danneggiata dalle pessime condizioni climatiche del 2018. In primavera, l'uragano Emma ha causato il caos nelle piantagioni e ha ritardato la semina fino a sei settimane".
"Il lungo periodo di caldo in estate ha poi sottoposto le colture di cipolle a uno stress estremo, pregiudicandone il potenziale di crescita. Nonostante gli enormi sforzi dei coltivatori inglesi per minimizzarne l'impatto attraverso irrigazioni continue, il raccolto di cipolle è stato gravemente colpito".
La raccolta è stata completata nella maggior parte delle zone e, durante un recente incontro di marketing della Bopa si è concluso che le rese sono più basse del 40% in media rispetto a una stagione normale.
Le condizioni climatiche estreme hanno avuto anche un impatto sulle dimensioni delle cipolle. I coltivatori hanno confermato che i bulbi sono molto più piccoli del normale e molti rivenditori hanno ridotto le specifiche relative al calibro per massimizzare i volumi di colture inglesi che possono essere usati.
I produttori inglesi non sono stati gli unici ad avere affrontato una stagione difficile. Infatti, la situazione è stata simile in gran parte dell'Europa. Le forniture da Regno Unito ed Europa dovrebbero cominciare a ridursi all'inizio della primavera del 2019 e gli importatori ricorreranno ai produttori dell'emisfero sud per compensare la carenza fino a che non sarà pronto il nuovo raccolto inglese nell'estate del 2019.
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