Nei fast food, le patatine fritte sono sempre presenti, ma il processo di preparazione di questi alimenti rappresenta una criticità nel decidere se l'alimento è adatto al consumo. L'identificazione della presenza di sostanze tossiche come l'acrilammide nelle patatine fritte attraverso i metodi convenzionali richiede tempo, analisi distruttive e personale addestrato.
Ricercatori dell'Amity University di Noida (India) hanno sviluppato una tecnica analitica basata sull'elaborazione automatica di immagini per rilevare la presenza di acrilammide in patatine fritte.
"L'area della patatina fritta viene segmentata dal suo background e poi analizzata con la trasformata Wavelet di Morlet. Le caratteristiche discriminatorie estratte vengono poi analizzate strategicamente e classificate per identificare la presenza di acrilammide. Il metodo proposto ha una precisione del 98,33% con una specificità del 100% - riferiscono i ricercatori - I risultati attendibili e i tempi di rilevamento rapidi indicano che questo metodo può essere utilizzato per lo sviluppo di applicazioni non distruttive in tempo reale per il monitoraggio della qualità degli alimenti".
Fonte: Yadav Anjali, Sengar Namita, Issac Ashish, Dutta Malay Kishore, 'Image processing based acrylamide detection from fried potato chip images using continuous wavelet transform', 2018, Computers and Electronics in Agriculture, Vol. 145, pag. 349-362.