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Ciliegio 2018: Drosophila suzukii e' in ritardo

Un insetto che ogni anno, dal 2011, ha causato danni sempre maggiori, con prospettive preoccupanti anche per il 2018. Di Drosophila suzukii si è parlato ieri 3 maggio 2018 a Cesena, durante un incontro promosso da FMC davanti a una cinquantina di produttori di ciliegie della provincia di Forlì-Cesena.



Silvia Paolini di Astra ha spiegato che si occupa di monitoraggio di Drosophila suzukii dal 2012. L'insetto è comparso per la prima volta in Emilia-Romagna nel 2011. I monitoraggi sono partiti nel 2012 in provincia di Modena e Forlì-Cesena. "Quando le condizioni sono ottime per lo sviluppo - è intervenuta Silvia - è in grado di compiere una generazione ogni 10 giorni, con temperature fra i 15 e i 30 °C. Colpisce piccoli frutti, ciliegie, fragole e secondariamente anche albicocche, pesche e nettarine".


Silvia Paolini

A Forlì-Cesena, nel 2017, sono state monitorate, con finanziamento pubblico (PSR regione Emilia Romagna e GOI Fruttanova) e privato, 13 aziende. La trappola è standardizzata fra diverse regioni, in modo da ottenere una uniformità. Negli scorsi anni, il monitoraggio coordinato dal Servizio fitosanitario regionale ha ricevuto il sostegno di Aproccc e Consorzio Agrario Adriatico. Quest'anno, si affianca anche FMC.

Il 2016 è stato il peggior anno, con picchi di catture fino a 1000 per settimana. Il 2017 ha avuto un picco nel periodo ciliegio, ma molto meno rispetto all'anno precedente.

"Le prospettive del 2018 - ha aggiunto Silvia - sono di una ripresa lenta dell'insetto, a causa dell'andamento meteo. Sappiamo che le femmine sono pronte ad ovideporre, ma teoricamente quest'anno lo sviluppo dell'adulto pare in ritardo. Però dall'invaiatura in poi troveremo le prime ovideposizioni. Le varietà tardive, in Romagna, sono quelle più a rischio".



Nel caso di trattamenti chimici, è bene non lasciare giornate scoperte e sfruttare tutti i giorni di carenza. La lotta è adulticida, ma la popolazione entra dalle aree limitrofe quindi serve anche prevenzione. La raccolta deve essere tempestiva.

Gli accorgimenti agronomici sono: potature che evitano zone d'ombra e aree umide; troppa chioma impedisce ai trattamenti di raggiungere i frutti; va gestito il tappeto erboso; l'erba va tagliata, meglio ancora se non c'è. Le reti anti-insetto sono molto efficaci, anche se ha il problema del costo e la gestione in monofilare.

Per la lotta chimica, FMC propone un principio attivo registrato (temporaneo, fino al 29 luglio per il ciliegio e pesco), il Cyazypyr. Mario Bertoli di FMC ha descritto l'efficacia del prodotto commerciale, l'Exirel. "Tutti gli strumenti di lotta - ha sottolineato Bertoli - presi singolarmente, sono poco efficaci. Occorre integrare i vari tipi di lotta. D. suzukii è esploso nel 2011 perché come insetto alieno non ha antagonisti naturali".