"La Sardegna - dichiara a FreshPlaza il dott. agr. Orazio Casalino - è messa male in termini di riserve idriche; questa situazione si protrae purtroppo da più di un anno. Già da tempo, nelle diverse aree, il Consorzio di Bonifica della Regione Sardegna avverte di stare attenti, perché presto o tardi si dovrà cominciare a razionare l'acqua in agricoltura. E probabilmente anche quella per uso umano. Per ora le zone messe peggio sono la Gallura e il sassarese, ma anche altre aree non stanno molto meglio".
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Carciofaia del Campidano.
I carciofi hanno cominciato a essere raccolti in maniera anticipata. "Gli anticipi di raccolta si giocano con gli anticipi dei trapianti, con le cultivar precoci; il caldo ha sicuramente un ruolo importante, insieme alla nutrizione e all'irrigazione. Nonostante oggi faccia più fresco (6 novembre 2016, ndr), il rischio è che venga a verificarsi un invecchiamento precoce delle carciofaie, dovuto all'insieme di caldo, assenza di pioggia ed eventuale scarsa disponibilità idrica. Speriamo piova e che piova in maniera lenta e costante, nelle zone giuste, a monte dei bacini idrici in modo che possano ricaricarsi".
Un produttore conferma la situazione asserendo: "In generale la situazione si presenta critica a causa del perdurare del periodo di siccità, sia per la situazione degli invasi sia per le coltivazioni in campo. Ovviamente se la prossima stagione invernale dovesse rivelarsi povera di precipitazioni e la situazione degli invasi non migliorasse in maniera significativa, andremmo incontro a periodi lunghi di razionamento idrico, come già accaduto in passato purtroppo".
Aspettando la pioggia... è arrivata la grandine!
Ma proprio quando i produttori si lamentano degli effetti climatici e, in particolare della siccità, ecco arrivare la grandine. Nella giornata di ieri, domenica 6 novembre 2016, si è registrata infatti un'ondata di maltempo in Sardegna, che ha colpito diverse carciofaie.
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Carciofaia colpita dalla grandine nel sassarese.
"Il troppo caldo scontrandosi con le correnti fredde, invece che le auspicate pioggerelle porta queste amare conseguenze - spiega Casalino -Speravamo in un po' di acqua e ci ritroviamo con i danni. Appena sarà possibile entrare in campo, toccherà effettuare prima un trattamento fitosanitario per evitare ulteriori danni e poi uno successivo a base di alga e carbonio organico per rinforzare e far ripartire le piante".
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Carciofaia colpite dalla grandine della Valle del Coghinas.
Dal punto di vista commerciale
L'annata per i carciofi sardi è partita bene; come sempre per le primizie, poca produzione e prezzi sostenuti, anche se comunque più bassi dello scorso anno. "Ora le produzioni stanno gradualmente aumentando - continua Casalino - E ovviamente le quotazioni stanno diminuendo, pur rimanendo ancora interessanti. Speriamo si mantengano il più a lungo possibile. La cosa che dispiace è il divario tra i prezzi liquidati ai produttori e quelli riscontrati alla vendita, spesso tripli o quadrupli, con il problema che poi chi compra riduce, di conseguenza, quantitativi, consumi e domanda".
"I carciofi fino a qualche anno fa venivano acquistati a fasci, a mazzi, a cassette, ma con questi prezzi al consumo, chi fa la spesa decide di comprarne solo tre o quattro capolini. Eppure se verifichiamo le proprietà nutraceutiche del carciofo dovremmo consumarne almeno una cassetta alla settimana".
Contatti:
Dott. Agr. Orazio Casalino
Cell.: +39 333 1665957