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Qui Cibus: per l'ortofrutta trasformata uno spazio che va occupato al piu' presto

Partecipare al "Cibus" di Parma può sembrare fuoriposto per chi ha in testa solo ortaggi e frutta. Niente di più sbagliato, invece. Al "Cibus" il trasformato di ortofrutta pare ricevere più apprezzamenti di tanti altri comparti dell'alimentare.

Lo conferma anche Giuseppe Giaccio, presidente del Consorzio di Tutela della Melannurca Campana Igp. "Davvero il trasformato di mela Annurca sta andando forte. Ci stanno chiedendo il prodotto fresco per fare cubetti da surgelazione, essiccato, per le puree per gelaterie e pasticcerie, come base per i liquori. Onestamente, rischiamo di non avere abbastanza prodotto anche perché la maggior parte è destinata al consumo fresco. Ma è meglio avere di questi grattacapi, piuttosto che il contrario!".


Mele Annurca con il bollino del Consorzio.

E simili problemi, in tanti vorrebbero che fossero all'ordine del giorno. Giaccio ricorda che, in Campania, rientrano sotto la 'tutela' del Consorzio circa 350 ettari di mela Annurca.


Giuseppe Giaccio, presidente del Consorzio.

Dalla Campania alla Sicilia. Uno stand attira l'attenzione perché in realtà vi sono ospitate tre aziende giovani. Verdòro, BiosolNatura e 'A Ricchigia hanno unito le forze per far conoscere al grande pubblico specializzato i propri prodotti. Giusi Raudino, giovanissima titolare di BiosolNAtura (Carlentini, Siracusa) mette in vasetto frutta e verdura trasformate in confetture, marmellate, conserve. E si è permessa pure, grazie alla qualità che sprigiona ogni vasetto, l'esportazione verso paesi come Canada e Giappone.


Emilio Genovese, Giusi Raudino e Tommaso Ferrisi

Tommaso Ferrisi ed Emilio Genovese
di Verdòro (Vittoria, Ragusa) hanno messo sotto i riflettori le proprie conserve sott'olio, sott'aceto e le confetture che coprono referenze dagli antipasti fino al dolce. Ultima azienda della triade, 'A Ricchigia di Bronte (Catania), che lavora e trasforma il famoso pistacchio locale (cfr. FreshPlaza del 18/04/2016).


Basilico genovese DOP.

Uno stand lo ha prenotato anche il Consorzio del basilico genovese Dop (Genova): 45 agricoltori che producono un basilico riconosciuto da tutti come inimitabile per aroma e fragranza, tanto che la maggior parte del prodotto è assorbito localmente e per il resto d'Italia ne resta ben poco, se non trasformato.


Fifetta La Rosa e Andrea Cutinella.

E salendo la penisola si giunge fino ad Alba (Cuneo): la Cascina San Cassiano si distingue per la trasformazione di frutta e verdura destinate a confetture, frutta sciroppata, sottoli e salse.

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