L'Universita' Politecnica delle Marche partecipa al progetto GoodBerry
I piccoli frutti più importanti per il mercato dell'UE, come la fragola, i lamponi e i ribes neri, sono già ampiamente coltivati in Europa, ma la richiesta del mercato è molto più ampia rispetto alla capacità di produzione e, per colmare questa mancanza, il mercato è costretto a importare grandi quantità di prodotto da paesi oltre oceano (Cina e Cile).
Al fine di rafforzare la competitività della produzione europea dei piccoli frutti e di garantire l'elevata qualità dei prodotti - in risposta alle variazioni climatiche che interessano le principali aree di coltivazione europee – sono necessari nuovi strumenti e nuove tecniche di coltivazione. E' in questo ambito e con questi obiettivi che si svilupperà il nuovo progetto GoodBerry.
Con il coordinamento dell'Università di Malaga, il progetto GoodBerry ha lo scopo di migliorare ulteriormente le nostre conoscenze sulle tecniche che permettono di facilitare e accelerare lo sviluppo di frutti ben apprezzati, desiderabili e di elevata qualità – anche in condizioni di crescita non favorevoli, come ad esempio le alte temperature e le carenze idriche. Problematiche crescenti, in considerazione dei noti eventi legati ai cambiamenti climatici.
Concentrandosi su fragola, lampone e ribes nero come specie modello per i diversi areali d'Europa, il progetto, con un budget totale di 4,87 milioni di euro, studierà i meccanismi e i nuovi fattori che influenzano la capacità produttiva, così da definire nuove strategie per migliorare l'adattabilità della produzione dei frutti a condizioni ambientali non ottimali.
Questo aiuterà a rendere le produzioni più controllate e stabili nel tempo. "L'aspetto innovativo del progetto GoodBerry è che prende in considerazione, come mai è stato fatto finora, tutti i processi di sviluppo che agiscono sulla produttività delle piante, comprendendo anche i fattori che regolano il differenziamento a fiore e la dormienza, così da produrre nuove soluzioni tecniche per una produzione Europea più efficiente, economica e sostenibile.
Il progetto è basato sullo sviluppo di una strategia integrativa e multidisciplinare per identificare nuovi fattori molecolari (metaboliti/geni/alleli/loci) che conferiscono la capacità di garantire produttività ed elevata qualità dei frutti anche in condizioni ambientali estreme.
Gli attuali programmi di Miglioramento Genetico finalizzati ad aumentare l'adattabilità a diversi ambienti di coltivazione della fragola e dei piccoli frutti fanno uso prevalente di tecniche tradizionali, mentre il ricorso alle tecniche molecolari è ancora quasi del tutto assente.
Il GoodBerry svilupperà nuovi strumenti molecolari utili per applicare approcci genomici e metabolomici avanzati cosi da produrre soluzioni olistiche capaci di affrontare le sfide dell'aumento dell'efficienza produttiva, della resilienza delle produzioni e della qualità dei prodotti alla luce dei cambiamenti climatici.
Nell'ambito del programma di lavoro complessivo il Prof. Bruno Mezzetti e il suo gruppo di lavoro del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali (D3A) dell'Università Politecnica delle Marche (Ancona), contribuirà, come unica Istituzione di ricerca pubblica Italiana partecipante al progetto, a sviluppare attività di ricerca mirate allo studio e alla selezione di nuove piante di fragole ad elevata adattabilità a diversi ambienti e con aumentate caratteristiche qualitative e nutrizionali di interesse per la salute del consumatore.
Nel progetto è coinvolta anche un'azienda privata Italiana, la società cooperativa Sant'Orsola di Pergine Valsugana (provincia di Trento), che contribuirà grazie al gruppo di sperimentatori altamente qualificati coordinato dal Dott. Gianluca Savini, alla realizzazione di studi sui fattori che regolano l'adattabilità e l'efficienza produttiva in ambienti particolari di diversi genotipi di fragola e lampone selezionati dal progetto.
GoodBerry mette insieme 19 istituzioni pubbliche e private da 8 paesi dell'Europa, dalla Cina e dal Cile. Il consorzio comprende gruppi accademici riconosciuti a livello internazionale con un'ampia esperienza nel miglioramento genetico, nella genomica vegetale e nell'analisi composizionale dei metaboliti dei frutti con elevato valore nutrizionale, ed anche piccole e medie aziende di elevata capacità tecnologica nel settore della ricerca e della filiera di produzione dei piccoli frutti.
Inoltre, perseguendo un approccio all'innovazione basato sulle esigenze di mercato, il progetto GoodBerry coinvolgerà nei diversi stadi di sviluppo – dall'idea all'applicazione - vari gruppi di soggetti interessati come associazioni di produttori, vivaisti, tecnici della produzione e del miglioramento genetico.
Per informazioni:
Prof. Bruno Mezzetti
Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali - Università Politecnica delle Marche
Email: b.mezzetti@univpm.it
I partners coinvolti:
Belgium
Proefcentrum Hoogstraten
Chile
Pontificia Universidad Católica de Chile
China
Beijing Academy of Agriculture and Forestry Science
France
Institut National de la Recherche Agronomique
Ciref Création Variétale Fraises Fruits Rouges
Germany
European Research and Project Office GmbH
Hansabred GmbH & Co. KG
Hochschule Geisenheim University
Rheinisch-Westfaelische Technische Hochschule Aachen
Technische Universität München
Italy
Sant'Orsola Società Cooperativa Agricola
Università Politecnica delle Marche
Norway
Norwegian Institute for Agricultural and Environmental Research
Poland
Instytut Ogrodnictwa
Spain
Instituto de Investigación y Formación Agraria y Pesquera
Sistemas Genómicos S.L.
Universidad de Málaga
Viveros California, S.L.
UK
James Hutton Institute