

Alessandro Cenzuales, direttore ortofrutta Terremerse.
Tutto ciò ha comportato conseguenze prevedibili anche sulla gestione e lavorazione del prodotto: "Ci siamo resi conto di essere sovradimensionati, con strutture concepite per i volumi degli anni Ottanta e con troppa dispersività. Questa è una delle ragioni che ci ha fatti propendere per l'integrazione con Apofruit: ottimizzare prima di tutto i costi, rimettendo in discussione un modello ormai datato. e riorganizzare le operazioni in base alle mutate necessità del nostro comprensorio produttivo" (cfr. FreshPlaza del 30/09/2015). Tale integrazione operativa e commerciale entrerà in piena efficacia nella campagna estiva 2016.
Non tutto, nella campagna estiva del 2015, è andato male. La remunerazione di albicocche e susine, per esempio, è risultata soddisfacente: "I volumi, tuttavia - sottolinea Cenzuales - erano praticamente dimezzati rispetto alla norma; pertanto in ogni caso il produttore non ha guadagnato poi moltissimo in termini assoluti".
Diversificazione varietale: il melograno
Nell'intento di fornire risposte - e ridare margini economici - ai suoi molti soci produttori, ubicati tanto al Nord quanto al Sud Italia (in specie Calabria, Basilicata e Sicilia), la cooperativa Terremerse sta esplorando da qualche anno alcune alternative colturali, tra cui il melograno.
La produzione di melograno nel mondo.
Secondo quanto riferito a FreshPlaza da Mattia Onofri, responsabile scelte varietali e tecniche agronomiche del settore ortofrutta di Terremerse, i primi impianti realizzati risalgono al 2012, in Sicilia: "Il nostro progetto prevede di produrre melograno negli areali idonei a livello climatico e agronomico; quindi dal Lazio alla Sicilia. Gli impianti dei nostri soci sono attualmente situati in Basilicata, Lazio e Sicilia, mentre stiamo verificando la fattibilità in Abruzzo, sulla costa".

Mattia Onofri, responsabile scelte varietali e tecniche agronomiche del settore ortofrutta per Terremerse.
"Entreremo in piena produzione quest'anno, con gli impianti più vecchi - prosegue Onofri - mentre nel 2018 saremo in piena produzione con gli impianti messi a dimora nel 2014-2015". Il raccolto siciliano copre l'arco temporale da settembre a novembre. I frutti, correttamente conservati, possono rimanere disponibili fino a marzo. Gli ettari attualmente coltivati sono 100.
Lavorazione del terreno per la realizzazione di un impianto a melograno.
Le cultivar selezionate da Terremerse per l'impianto in Italia sono la Akko, di origine israeliana, e l'americana Wonderful: "La scelta è stata effettuata per garantire un elevato standard qualitativo del prodotto, in modo tale da poter soddisfare la richiesta del consumatore".
Il 17 febbraio 2016, si è svolta ad Alcamo Marina (TP) l'assemblea dei Soci Terremerse conferenti in Sicilia (vedi foto qui sotto). All'ordine del giorno, fra i vari punti, proprio la presentazione dei prezzi di liquidazione del Melograno nella campagna 2015, nonché l'aggiornamento sull'accordo fra Terremerse e Apofruit.

Folta partecipazione, superiore al previsto, all'assemblea in Sicilia.
Non solo per il consumo fresco
Con riguardo alle liquidazioni 2015 sul melograno, Cenzuales riferisce: "Nonostante fosse la prima campagna, con gli impianti non ancora in piena produzione e quantitativi limitati, abbiamo già sperimentato positivamente la commercializzazione di melograno convenzionale e biologico presso vari canali. Le premesse appaiono molto buone".
Se le produzioni meridionali di melagrane sono idonee al consumo fresco, la cooperativa Terremerse sta valutando pure se sviluppare coltivazioni, più a Nord, destinate all'industria del trasformato: "Nel giro di pochi anni saremo in grado di fornire materia prima tanto per il succo quanto per la IV gamma (cioè gli arilli già estratti dal frutto, confezionati e pronti al consumo, nda). Si tratta solo di capire se c'è interesse da parte dell'industria. Attualmente, il prodotto di IV gamma è molto costoso perché viene importato via aerea dall'India, dove l'operazione di sgranatura è effettuata manualmente. Da questo punto di vista, una filiera italiana per la IV gamma risulterebbe sicuramente più economica e più efficiente come logistica, anche se i macchinari per la sgranatura automatica dei frutti sono molto costosi".
Contatti:
Cooperativa Terremerse
Via Cà del Vento, 21
48012 Bagnacavallo (RA) - Italia
Tel.: (+39) 0546 600 811
Fax: (+39) 0546 600 838
Email: ortofrutta@terremerse.it
Web: www.terremerse.it
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