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Salvare il reddito alla produzione diversificando: il programma sul melograno di Terremerse

"Negli anni Ottanta e Novanta è stata la ricchezza di interi territori, oggi la coltivazione di pesche e nettarine vede una progressiva contrazione delle superfici coltivate. Parliamo, specialmente in Emilia-Romagna, di circa un 20% anno-su-anno. Crescono invece i volumi di frutta estiva prodotti in Calabria", così Alessandro Cenzuales, direttore ortofrutta della cooperativa Terremerse, commenta per FreshPlaza le difficoltà di un comparto, come quello delle drupacee, un tempo assai remunerativo per i produttori e oggi in difficoltà.


Alessandro Cenzuales, direttore ortofrutta Terremerse.

Tutto ciò ha comportato conseguenze prevedibili anche sulla gestione e lavorazione del prodotto: "Ci siamo resi conto di essere sovradimensionati, con strutture concepite per i volumi degli anni Ottanta e con troppa dispersività. Questa è una delle ragioni che ci ha fatti propendere per l'integrazione con Apofruit: ottimizzare prima di tutto i costi, rimettendo in discussione un modello ormai datato. e riorganizzare le operazioni in base alle mutate necessità del nostro comprensorio produttivo" (cfr. FreshPlaza del 30/09/2015). Tale integrazione operativa e commerciale entrerà in piena efficacia nella campagna estiva 2016.

Non tutto, nella campagna estiva del 2015, è andato male. La remunerazione di albicocche e susine, per esempio, è risultata soddisfacente: "I volumi, tuttavia - sottolinea Cenzuales - erano praticamente dimezzati rispetto alla norma; pertanto in ogni caso il produttore non ha guadagnato poi moltissimo in termini assoluti".

Diversificazione varietale: il melograno

Nell'intento di fornire risposte - e ridare margini economici - ai suoi molti soci produttori, ubicati tanto al Nord quanto al Sud Italia (in specie Calabria, Basilicata e Sicilia), la cooperativa Terremerse sta esplorando da qualche anno alcune alternative colturali, tra cui il melograno.


La produzione di melograno nel mondo.

Secondo quanto riferito a FreshPlaza da Mattia Onofri, responsabile scelte varietali e tecniche agronomiche del settore ortofrutta di Terremerse, i primi impianti realizzati risalgono al 2012, in Sicilia: "Il nostro progetto prevede di produrre melograno negli areali idonei a livello climatico e agronomico; quindi dal Lazio alla Sicilia. Gli impianti dei nostri soci sono attualmente situati in Basilicata, Lazio e Sicilia, mentre stiamo verificando la fattibilità in Abruzzo, sulla costa".


Mattia Onofri, responsabile scelte varietali e tecniche agronomiche del settore ortofrutta per Terremerse.

"Entreremo in piena produzione quest'anno, con gli impianti più vecchi - prosegue Onofri - mentre nel 2018 saremo in piena produzione con gli impianti messi a dimora nel 2014-2015". Il raccolto siciliano copre l'arco temporale da settembre a novembre. I frutti, correttamente conservati, possono rimanere disponibili fino a marzo. Gli ettari attualmente coltivati sono 100.


Lavorazione del terreno per la realizzazione di un impianto a melograno.

Le cultivar selezionate da Terremerse per l'impianto in Italia sono la Akko, di origine israeliana, e l'americana Wonderful: "La scelta è stata effettuata per garantire un elevato standard qualitativo del prodotto, in modo tale da poter soddisfare la richiesta del consumatore".



Il 17 febbraio 2016, si è svolta ad Alcamo Marina (TP) l'assemblea dei Soci Terremerse conferenti in Sicilia (vedi foto qui sotto). All'ordine del giorno, fra i vari punti, proprio la presentazione dei prezzi di liquidazione del Melograno nella campagna 2015, nonché l'aggiornamento sull'accordo fra Terremerse e Apofruit.


Folta partecipazione, superiore al previsto, all'assemblea in Sicilia.

Non solo per il consumo fresco

Con riguardo alle liquidazioni 2015 sul melograno, Cenzuales riferisce: "Nonostante fosse la prima campagna, con gli impianti non ancora in piena produzione e quantitativi limitati, abbiamo già sperimentato positivamente la commercializzazione di melograno convenzionale e biologico presso vari canali. Le premesse appaiono molto buone".

Se le produzioni meridionali di melagrane sono idonee al consumo fresco, la cooperativa Terremerse sta valutando pure se sviluppare coltivazioni, più a Nord, destinate all'industria del trasformato: "Nel giro di pochi anni saremo in grado di fornire materia prima tanto per il succo quanto per la IV gamma (cioè gli arilli già estratti dal frutto, confezionati e pronti al consumo, nda). Si tratta solo di capire se c'è interesse da parte dell'industria. Attualmente, il prodotto di IV gamma è molto costoso perché viene importato via aerea dall'India, dove l'operazione di sgranatura è effettuata manualmente. Da questo punto di vista, una filiera italiana per la IV gamma risulterebbe sicuramente più economica e più efficiente come logistica, anche se i macchinari per la sgranatura automatica dei frutti sono molto costosi".

Contatti:
Cooperativa Terremerse
Via Cà del Vento, 21
48012 Bagnacavallo (RA) - Italia
Tel.: (+39) 0546 600 811
Fax: (+39) 0546 600 838
Email: ortofrutta@terremerse.it
Web: www.terremerse.it
Cliccare qui per dettagli tecnici del Progetto Melograno
Cliccare qui per scaricare le slide presentate a Macfrut 2015