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Dopo Berlino e Madrid, l'Italia puo' competere solo con rassegne monotematiche

"Marco Salvi (Fruitimprese): "Una terza fiera in Europa e' di troppo"

"E' giunta l'ora di rinunciare a pensare a una fiera italiana dell'ortofrutta. E basta rimuginare su quello che abbiamo perso. La settima edizione di Fruit Attraction ha confermato che in Europa non c'è spazio per una terza rassegna. Con Berlino e Madrid le esigenze, rispettivamente, di fare mercato globale e di un'unica grande fiera per la produzione sono entrambe soddisfatte". Così dichiara a FreshPlaza Marco Salvi, espositore a Madrid con la Salvi Unacoa, ma anche con lo stand di Fruitimprese, l'associazione nazionale degli importatori-esportatori, di cui è presidente.



"La fiera di Madrid - continua Salvi - cresce anno dopo anno, grazie alla partecipazione in blocco del sistema produttivo spagnolo che, va ricordato, è il più competitivo e organizzato dell'UE. Per questo, in tre giorni di manifestazione, si sono visti tutti i buyer della grande distribuzione europea. Il periodo, poi, è ideale per la programmazione della campagna invernale".

Secondo Salvi, dunque, resta spazio soltanto per le fiere monotematiche, quali Interpoma e Futurpera, o per gli appuntamenti riguardanti la meccanizzazione e le tecnologie. E per limitare i danni, o per sfruttare al massimo i due grandi eventi fieristici internazionali che già esistono, "bisogna organizzare al meglio la presenza degli espositori italiani, trovare un filo conduttore come fanno già altri Paesi".