
"I consumi di melone sono su livelli soddisfacenti, grazie al clima ma anche alla qualità extra che stiamo proponendo (cfr FreshPlaza del 05/05/2015). Al momento il 90% della nostra offerta è italiana e solo in minima parte di provenienza tunisina. Il mercato è molto buono anche per le mini-angurie sempre di origine siciliana: i prezzi non sono altissimi ma giusti, soprattutto se riferiti alla qualità offerta".

Meloni e mini-angurie a marchio Don Camillo sono diretti alla Grande distribuzione italiana ed estera, dove si sta lavorando per riportare i consumi dei prodotti italiani ai livelli di otto anni fa. Secondo il coordinatore del Comitato di prodotto Melone dell'OI-Organizzazione Interprofessionale Ortofrutta Italia, infatti, per aumentare i consumi - in Italia come all'estero - serve dare qualità e trasmettere quindi al consumatore la fiducia che aveva perso negli ultimi anni, di fronte a un prodotto non sempre all'altezza delle aspettative.
Con i due magazzini di Brescello (Reggio Emilia), e Ispica (Ragusa), l'Agricola Don Camillo lavora tra le 80 e le 100 tonnellate di meloni al giorno.

"Attorno al 20 maggio, proprio in corrispondenza dell'avvio di Fruit Innovation, inizieremo le raccolte anche a Verona, raggiungendo così un primo picco produttivo. In fiera proporremo una panoramica delle nuove varietà di melone e - conclude Cagna - visto che siamo nel pieno della campagna, molte degustazioni per i nostri ospiti e i visitatori che aspettiamo allo stand C21-D22 nel padiglione 11".
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