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Il Consorzio ortofrutticolo padano spiega le peculiarita’ del marchio Baby Fruit

Da OP COP la mela di Verona a residuo zero per il consumo fresco

"La mela di Verona presenta alcune peculiarità che la differenziano da altre, come l'elevata croccantezza, la bassa acidità, l'alto grado zuccherino, l'aroma intenso e l'ottimo equilibrio gustativo fin dall'epoca di raccolta. Queste caratteristiche sono diretta conseguenza della vocazionalità dell'area in cui è coltivata, costituita da terreni di origine alluvionale, freschi, permeabili e ben dotati di sostanza organica, nonché delle operazioni colturali ispirate a principi di ecocompatibilità. Per tutti questi motivi, la mela di Verona è apprezzata sia in Italia che all'estero". E' la dichiarazione di Andrea Tibaldo di OP Consorzio ortofrutticolo padano (OP COP), raccolta da FreshPlaza durante Fruit Logistica 2015.



Il Consorzio conta su 1.500 aziende, riunite in 15 cooperative con un fatturato annuo di circa 30 milioni di euro, che producono mele, pere, kiwi, angurie, asparagi e radicchi di qualità garantita dal marchio Cuoreverde.

Recentemente l'OP COP ha deciso di proporre al mercato la mela di Verona a "residuo zero" per consumo fresco: Ozark Gold, Golden Delicious, Granny Smith e le mele del gruppo Gala sono le varietà destinate a questa produzione e contraddistinte dal marchio Baby Fruit.



"Si tratta – spiega Tibaldo - di produzioni in linea con la legislazione europea in tema di alimentazione per l'infanzia, che trovano nella mela di Verona, nella professionalità dei produttori e nella preparazione dei tecnici di campagna il giusto connubio per poter garantire ai consumatori un prodotto con residui di fitofarmaci non rilevabili (inferiori a 0,01 ppm, NdA), e nel contempo con caratteristiche organolettiche e merceologiche di assoluto pregio. Ciò viene ottenuto mediante un'attenta selezione dei principi attivi impiegati nella lotta antiparassitaria, dei tempi e delle modalità di trattamento e mediante tutte le soluzioni limitative o alternative all'impiego di prodotti fitosanitari, utilizzando un rigido disciplinare di produzione integrata".

"L'impegno dei produttori – conclude Tibaldo - è dunque volto a valorizzare la salubrità e le qualità organolettiche della mela di Verona e a promuovere questo prodotto e il particolare ambiente climatico della pianura padana in cui è ottenuto".



Sono oltre cento le aziende aderenti al progetto BabyFruit, per una produzione di circa 15.000 tonnellate di mele, disponibili da settembre a dicembre. Il successo commerciale del residuo zero è testimoniato dal fatto che circa il 90% della aziende europee che trasformano le mele, in primis le multinazionali dell'infanzia, si rifornisce nell'area veronese. E ora il Consorzio ortofrutticolo padano "tenta" il consumatore europeo con il lancio del prodotto fresco, garantito appunto dal "residuo zero".

Contatti:
OP Consorzio Ortofrutticolo Padano

Via Cà Nova Zampieri 15
San Giovanni Lupatoto (VR)
Tel. : (+39) 045 8750873
Fax: (+39) 045 8753242
Email: info@opconsorziopadano.it
Web: www.opconsorziopadano.it