Qualita' e prezzi sostengono il mercato dei carciofi
"Mentre i mercati di Genova e Milano apprezzano maggiormente il carciofo spinoso - spiega a FreshPlaza Roberto Piazza, direttore Fedagromercati Acmo Bologna - qui va per la maggiore il carciofo senza spine. Al momento parliamo di Violetto catanese, Tema e Morello (o Toscano) provenienti prevalentemente dalla Sicilia e dalla Puglia, mentre per il Romanesco dovremo aspettare almeno febbraio".
"La qualità è elevata e i prezzi sono buoni - aggiunge Piazza - I capolini spuntano prezzi all'ingrosso da 35 a 55/60 centesimi l'uno in casse da 15, 20, 25 e anche 30 capolini. Con prezzi medio-alti, comunque, le persone prediligono le confezioni più piccole".
Anche se la normativa comunitaria prevede gambi lunghi 10 centimetri, il mercato accetta una lunghezza massima di 20 cm, con una o due foglie; ma sempre per prodotto confezionato in cassette pallettizzabili. L'abitudine di lavorare i carciofi "a fasci", mantenuta in Sicilia, non permette invece di movimentare i bancali.
"Nei periodi in cui manca il nostro prodotto - conclude Piazza - importiamo dalla Bretagna (in particolare prodotto a marchio Prince de Bretagne - vedi anche articolo correlato) e dall'Egitto, ma non è questo il caso".