
"Con questo mandato - scrive Piraccini - termina la mia responsabilità di direttore generale della Cooperativa. E' la conclusione di un percorso che avevamo già avviato alcuni anni fa e che ora si realizza compiutamente. Sono contento che questo momento coincida con la chiusura di un buon bilancio e con un'annata (2013, NdR) abbastanza soddisfacente per i produttori."
"Sono passati 39 anni quando fui assunto come tecnico alla Cofa di Forlì, nel giugno del 1975, e quasi 20 da quando, nel maggio del 1995, mi fu assegnata la responsabilità della direzione generale. E' stata un'esperienza straordinaria, sia personale che professionale, di cui voglio ringraziare Apofruit e tutti voi."
"Ho lavorato – continua Piraccini - con dei colleghi eccezionali a cui va il merito, più che al sottoscritto, dei buoni risultati gestionali di questi anni. Ho avuto molti maestri a cui ho cercato di ispirarmi. Tra i tanti, voglio ricordare il mio predecessore Romeo Lombardi, che mi ha insegnato come l'onestà e l'etica vadano praticate più che predicate."
Un percorso professionale, e di vita, che ha visto le fusioni con Terre Bolognesi e con la Vael di Aprilia nel 2002, con Generalfruit e la Coop Metapontina nel 2003, con Solemilia nel 2007.
"Quando ho assunto la responsabilità primaria della gestione – ricorda Piraccini - la nostra cooperativa fatturava 77 milioni di euro e aveva un patrimonio netto di 28 milioni. Oggi il valore della produzione, a livello consolidato, è arrivato a 255 milioni e il patrimonio netto supera i 103 milioni. In un settore caratterizzato da imprese fragili e sottocapitalizzate, Apofruit rappresenta una positiva eccezione, con un rating ai massimi livelli e una gestione finanziaria positiva."
"Una cosa di cui vado orgoglioso è l'aver smobilizzato – oltre 10 anni fa, all'apice del valori immobiliari - gli stabilimenti di Martorano di Cesena e di Ravenna, per 16,5 milioni di euro, con oltre 13 milioni di plusvalenza. Grazie alle scelte imprenditoriali fatte, questo gruppo è diventato uno dei leader a livello nazionale ed internazionale del settore ortofrutticolo."
Secondo Piraccini, le politiche di marca di Almaverde Bio, di Solarelli, di Made in Blu, lo sviluppo internazionale delle società del biologico hanno contribuito, e contribuiranno ancora più in futuro, a creare valore per la cooperativa e per i produttori.
"La politica delle energie rinnovabili – aggiunge Piraccini - con la costituzione di Apoenergia, ci ha permesso di realizzare 16 milioni di euro di investimenti, di bonificare, dal 2009 ad oggi, 102.000 metri quadri di coperture in amianto dei tetti dei nostri stabilimenti e di avere un beneficio annuo superiore ai 500.000 euro."
"Più che i buoni risultati che, come ribadisco sono il frutto di un gioco di squadra, rivendico l'approccio imprenditoriale che ho cercato di dare in questi anni al nostro gruppo. Non ho mai vissuto la natura cooperativa della nostra azienda come un limite ma come una opportunità per valorizzare lo spirito imprenditoriale. La diversità di Apofruit rispetto a molte altre cooperative nasce anche da qui."
"E' per questo che non ho dubbi che chi mi sostituirà sarà in grado di guidare, meglio di me, questa cooperativa nell'interesse dei soci. Tutti i nostri dirigenti, senza alcuna eccezione, sono dei grandi professionisti."
"Nello svolgimento del mio incarico professionale ho fatto spesso cose difficili e, a volte, anche dolorose che, forse, nella mia vita personale non avrei mai fatto. Molte volte posso avere anche sbagliato. Voglio che sappiate che tutto quello che ho fatto, è stato nell'esclusivo interesse della nostra cooperativa, con impegno e onestà."
"In questi anni ho dato molto a questa azienda ma, e lo dico con profonda convinzione, è molto più quello che da Apofruit ho ricevuto. Grazie ad Apofruit ho ricoperto molti importanti ruoli nel settore ortofrutticolo a livello nazionale."
"Sono contento – conclude Piraccini - perché lascio un'impresa in salute, efficiente e ben gestita. Continuerò il mio impegno in Apofruit, ma in seconda fila. Seguirò il settore del biologico e i rapporti con i partner del Gruppo. Vorrei lavorare un po' meno, continuando però con l'entusiasmo che questa azienda mi ha sempre saputo infondere in tutti questi anni."
Caloroso l'abbraccio che soci e tecnici della cooperativa hanno rivolto al "loro" direttore, che certo non si fermerà qui, visto che rimane presidente di Almaverde Bio e amministratore delegato di Mediterraneo Group.
La svolta non riguarderà solo Renzo Piraccini ma cambierà gli assetti e le relazioni del grande gruppo cooperativo con il settore. Intanto, in casa Apofruit il prossimo Consiglio dovrà decidere chi sarà il suo degno successore. Pochi nomi in ballo, tutti validi, ma su uno saremmo pronti a scommettere...