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Le analisi Gfk Eurisko e CSO
Scenari e tendenze dei consumi alimentari e ortofrutticoli in Italia
L'analisi dei dati presentati da CSO con Gfk Eurisko a Bologna nel corso del convegno "I consumi di frutta e verdura in Italia. Analisi e idee per il rilancio" (cfr. FreshPlaza del 10/06/2014) conferma, nell'insieme, l'interesse del consumatore verso il comparto, con un'attenzione ai prodotti che si differenziano dalle commodity. Nel 2013 sono stati acquistati quasi 8 milioni di tonnellate di frutta e verdura in Italia, pari a 323 kg/famiglia e corrispondenti ad una spesa di 542 euro/famiglia annui.
Lo scenario presentato da Marco Pellizzoni(foto a lato) di GFK Eurisko mostra alcune criticità macroeconomiche (contrazione del PIL, inflazione ai minimi dal 2009, disoccupazione, ecc.) ma anche l'emergere di nuove culture del consumo, caratterizzate da 4 aspetti:
Opportunità: la capacità di rapportarsi in modo attivo e consapevole all'offerta, di non sacrificare la qualità al prezzo, la disintermediazione d'acquisto, la sfida e lo stimolo all'autopricing. Le analisi Gfk Eurisko, su base popolazione, mostrano che il 56% degli individui, quando deve fare un acquisto, guarda, confronta e chiede molto più di prima; il 49% cambia facilmente un punto vendita se lo trova conveniente; il 44% cambia facilmente una marca se la trova conveniente.
Relazione: il bisogno di condivisione, reciprocità e scambio, l'adozione di beni e servizi di cittadinanza relazionali, le nuove forme di partecipazione comunitaria. Su fonte sinottica Gfk Eurisko e base popolazione, il passaparola risulta come principale criterio di scelta per 29 milioni di individui e circa 10 milioni hanno una frequentazione quotidiana dei social network.
Esperienza: la centralità delle sensazioni nel rapporto con il consumo, l'estetica come chiave di accesso ai luoghi, il piacere di frequentare ambienti carichi di significati, la smaterializzazione dei consumi.
Sostenibilità: la responsabilità come chiave di consumo autoriflessivo, la consapevolezza delle conseguenze sociali delle azioni individuali, l'etica come criterio valutativo e riferimento del consumare. Su fonte sinottica Gfk Eurisko e base popolazione, 15 milioni di individui per esempio acquistano prodotti bio e 46 milioni fanno la raccolta differenziata.
Secondo la relazione che doveva essere presentata dal presidente CSO Paolo Bruni(foto a lato - poi sospesa per mancanza di tempo), il comparto ortofrutticolo mostra una potenziale prospettiva di sviluppo e soprattutto emerge, in questo momento, un'attenzione eccezionale dei consumatori nei confronti di frutta e ortaggi. L'attenzione è motivata dall'emergere forte di bisogni essenziali quali:
Sicurezza. Dal recente rapporto Efsa, i prodotti agroalimentari italiani con residui chimici oltre il limite sono appena lo 0,2% del totale. Un valore di nove volte inferiore a quelli della media europea (1,6%) e addirittura di 32 volte inferiore a quelli extracomunitari (7,9%). La sicurezza del Made in Italy è un valore.
Benessere. Consumare più frutta e verdura rappresenta un vero e proprio investimento sulla salute. Il consumatore riconosce e ricerca oggi sempre più intensamente questo stile di vita; d'altra parte, l'informazione correlata è purtroppo farraginosa e poco coerente. Non basta più dire che la frutta e la verdura fanno bene, occorre differenziare, attivare la ricerca scientifica, fare pressione sull'Efsa, affinché sia possibile indicare sui prodotti i requisiti salutistici reali e certificati.
Legame con la natura. Il bisogno primordiale che oggi spinge a rivisitare valori che sembravano lontani è una grande motivazione a favore dei consumi di frutta e verdura, che rappresentano la categoria merceologica più vicina alla terra, recuperando così l'atavico bisogno di ritrovare valori che si temevano perduti.
Facilità d'uso, stile di vitasemplice. Le nuove tipologie merceologiche che agevolano il consumo, facilitando l'utilizzo, sono un'altra scommessa. La IV gamma e in parte la V gamma hanno vissuto un periodo di forte sviluppo seguito dall'attuale stabilità, che può essere definita crisi di maturità. C'è spazio per il rilancio attivando tecnologie e progetti con focus sulla sostenibilità (packaging innovativi, tecniche di produzione altamente sostenibili).
Risparmio e lotta allo spreco. Nonostante sia passata l'idea dei costi troppo elevati di frutta e verdura, questo concetto deve essere ribaltato anche perché è dimostrato che il consumo di ortofrutta è spesso svincolato dal prezzo. Si veda il caso del biologico o dei prodotti ad alto valore aggiunto. Lavorando poi sul tema degli sprechi, si recupera valore sui prodotti.
"La comunicazione dei prodotti fuori e dentro i punti vendita deve essere adeguata alla nuova sensibilità del consumatore. L'attenzione del consumatore sul comparto è oggi elevatissima e necessita di un'informazione caratterizzata da tre requisiti fondamentali: chiarezza, semplicità e profondità."