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Verso l'apertura di un Tavolo comune per affrontare le emergenze fitosanitarie

"Roberto Savini (Dalmonte Vivai): "Il vivaismo e' a una svolta"

"Le osservazioni di Vernocchi e Palara sono equilibrate, i problemi sollevati ci sono e riguardano più che altro le drupacee". Questo il parere di Roberto Savini (in foto), direttore generale dei Vivai Dalmonte Guido e Vittorio di Brisighella, in provincia di Ravenna, sulla delicata questione della sanità delle piante sollevata da Davide Vernocchi e Ugo Palara su FreshPlaza del 16/05/2014.



"I vivaisti dell'Emilia Romagna - continua Savini - pagano ogni anno un prezzo di circa 4-500.000 euro per le analisi di laboratorio ma ciò non è sufficiente per mettersi al riparo dai problemi. A questi, si aggiungono tutti i costi che già sosteniamo, come quelli di mantenimento delle fonti di materiale vegetale o dei processi di introduzione delle nuove varietà nel sistema".
 
La proposta di un Tavolo comune
"Se si costituisce un Tavolo per adottare una strategia comune - osserva Savini - c'è da trattare innanzitutto la questione dell'accesso all'innovazione varietale con una sorta di patto che non premi i By-pass, per cui nessuno possa introdurre nuove varietà con processi brevi. Poi servirebbe la tutela per chi ottempera ai passaggi. Vale a dire: chi rispetta le prassi ed esegue le analisi non può trovarsi in Tribunale per un patogeno!".

Terminata la fase storica del Bollino Blu?
"Nella critica della certificazione o del Bollino Blu c'è da capire se abbiamo speso tanto per qualcosa che non è sufficientemente efficace. Questo è il punto. E' difficile formulare una risposta. Ma la domanda è: se non l'avessimo fatto, sarebbe stato peggio? Personalmente credo che sia terminata la fase storica del Bollino Blu e sarei per abolirlo già dal 2016. Bisogna capire se investendo ulteriormente in analisi si possa ottenere una marginalità di miglioramento che abbia un significato economico e tecnico: non vorrei che stessimo brancolando in un mare di analisi e test. Chi segue un processo sicuro e tracciato deve poter vendere il prodotto. Sono anche d'accordo ad agire sull'innovazione del processo piuttosto che sull'accanimento diagnostico".

"Nella certificazione ci saranno dei cambiamenti - conclude Savini - Forse proprio qui potrebbero inserirsi i produttori nel governo di questo nuovo corso. Massimo rispetto delle norme obbligatorie e accesso sostenibile alle norme volontarie. In definitiva, direi di lavorare sul processo produttivo con garanzie per tutti".

Contatti
Dalmonte Guido e Vittorio Vivai

Via Casse, 1
Brisighella (RA)
Tel.: (+39) 0546 81037
Fax: (+39) 0546 80061
Email: direzione@dalmontevivai.com
Web: www.dalmontevivai.com