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Dieci modi in cui la tecnologia sta cambiando la nostra alimentazione

La popolazione mondiale si avvia verso i 9 miliardi di individui, l'erosione della terra coltivabile non si arresta e le comunità si evolvono di pari passo alla tecnologia, lasciando da parte un'unica e sempre più importante questione mondiale, quella della sicurezza alimentare.

Fortunatamente, le innovazioni tecnologiche consentono di tracciare, analizzare e comprendere la maniera in cui funziona il nostro sistema alimentare, al fine di ridurre gli sprechi e le emissioni di anidride carbonica. E ancora riescono a sfamare gli 842 milioni di persone che attualmente non hanno cibo a sufficienza.

La tecnologia sta cambiando la nostra alimentazione e il modo in cui trovare, consumare e sprecare il cibo. Ordinare cibo cinese o thailandese via smartphone è solo la punta dell'iceberg.

Analizziamo da vicino 10 modi in cui la tecnologia ci influenza, in campo alimentare:
  1. OGM-Organismo geneticamente modificato. La biotecnologia, utilizzata per creare organismi geneticamente modificati, è cruciale nella tecnologia alimentare e, purtroppo o per fortuna, anche molto famigerata e discussa. Un OGM è qualcosa che è stato geneticamente progettato per avere determinate caratteristiche (come ad esempio la resistenza agli erbicidi o ai parassiti) e un maggiore valore nutrizionale. Nel 1994, il primo pomodoro geneticamente modificato, il Flavr Savr, è stato approvato dalla Food and Drug Administration (Agenzia per gli Alimenti e i Medicinali, abbreviato in FDA) ed è stato immesso sul mercato. Questo portò allo sviluppo di altre sementi e, nel 1999, gli acri destinati alle colture geneticamente modificate erano 100 milioni.

  2. Agricoltura di precisione. Definita spesso anche "agricoltura satellitare", si rifà all'uso di sistemi di tracciamento GPS e a immagini satellitari per monitorare le rese, i livelli del terreno e ai modelli meteorologici per incrementare l'efficienza dell'azienda agricola. La tecnologia di precisione è di estrema importanza poiché la questione del riuscire a sfamare 9 miliardi di individui entro il 2050 diventa sempre più vicina e reale. La tecnologia è stata adottata agli inizi degli anni '90 con il monitoraggio delle rese. Ora esistono degli strumenti, come software di analisi meteorologica e kit di prova per i terreni atti a monitorare i livelli di azoto e fosforo.
    Utilizzando questi sistemi di precisione, gli agricoltori possono indicare con esattezza una posizione in un campo per determinare quanto produttiva sia l'area. In precedenza, l'intero lotto di terreno veniva considerato come unica unità, ma ora si possono stabilire punti più adatti a determinate colture in modo da risparmiare sementi, fertilizzanti o agrofarmaci. Risulta anche importante da un punto di vista ambientale, in quanto gli agricoltori possono utilizzare pratiche più sostenibili e sfruttare meno risorse, come quelle idriche.


  3. Droni. Le aziende agricole spesso si estendono su ampie superfici e gli agricoltori hanno bisogno di aiuto per monitorare la produttività degli areali. I droni stanno diventando un'alternativa popolare, in quanto consentono di localizzare con esattezza ad esempio le piante malate o danneggiate o una rilevazione aerea dei terreni e delle coltivazioni. Un esempio nostrano è dato dal progetto "Pomì in quota" (cfr. FreshPlaza del 16/04/2014).
    Un rapporto pubblicato a marzo dalla Association for Unmanned Vehicle Systems International rivela che i droni potrebbero creare 70.000 posti di lavoro dopo l'approvazione della Federal Aviation Administration sui droni commerciali. Tuttavia in agricoltura, più che creare posti di lavoro, i droni andrebbero a sostituire la manodopera.

  4. Internet delle cose (Internet of Things - IoT). Si tratta di un neologismo riferito all'estensione di Internet al mondo degli oggetti e dei luoghi concreti. L'Internet delle cose è già arrivato nell'azienda agricola sotto forma di tecnologie di irrigazione e monitoraggio delle rese. I sensori, ad esempio, sono e continueranno ad essere molto importanti per la tecnologia alimentare. Un sistema chiamato WaterBee colleziona dati sulla composizione del terreno e altri fattori ambientali, utilizzando sensori wireless per ridurre gli sprechi di acqua. un altro esempio di IoT è la Z-Trap, un dispositivo utilizzato per monitorare gli insetti e analizzare i dati sulle colture in maniera remota, utilizzando le coordinate GPS e i sensori wireless.

  5. Tracciabilità degli sprechi alimentari. Come riporta il sito web gaianews.it, la crisi alimentare nel mondo mette a rischio di vita milioni di persone. Contemporaneamente nei paesi più ricchi lo spreco alimentare porta a buttare vie grandi quantità di cibo. L'impatto economico dello spreco alimentare in Italia è decisamente imponente: il valore economico complessivo dei prodotti sprecati nel settore agricolo è pari a 704.865.492 euro. Con l'aiuto dei social media e dell'innovazione tecnologica, queste cifre potrebbero essere drasticamente ridotte.
    Esempio italiano: Ratatouille, l'app che combatte gli sprechi alimentari, nata dall'inventiva di quattro ragazzi di H-FARM e H-ART: Elena Bertolin, Giorgia Marenda, Luca Milan e Matteo Rosati. L'app funziona come un frigorifero virtuale: l'utente segnala con una foto e una descrizione i prodotti in eccesso che vorrebbe donare e, grazie alla geolocalizzazione, può visualizzare su una mappa gli utenti più vicini con cui effettuare lo scambio. Ratatouille non permette solo di evitare gli sprechi di cibo, è anche uno strumento di socializzazione che mette in contatto con abitanti del vicinato e persone nuove.

  6. Hackathon. Gli eventi incentrati sui temi dell'alimentazione sono ormai diffusi in tutto il mondo. In America, ad esempio, il Future of Food Hackathon and Forum è un'assemblea dei principali innovatori alimentari, chef, imprenditori e creativi con l'obiettivo di produrre soluzioni per il futuro alimentare. Il Rural Advancement Foundation International and Farm Hack, una comunità open source per progetti agricoli, ha invece lanciato una campagna di collaborazione su Kickstarter per Growing Innovation, una comunità online atta a condividere innovazioni agricole e ad individuare le aziende agricole sostenibili.

  7. Stampa 3D di alimenti. La stampa 3D è un innovativo processo industriale tramite il quale un oggetto viene riprodotto strato dopo strato, grazie ad esempio a specifiche tecnologie di stampa o con il supporto di laser.
    Recentemente è stata lanciata anche Foodini (foto a lato): una vera e propria stampante 3D per alimenti, in grado di riprodurre qualsiasi cosa: dalle barrette di cioccolato personalizzate, alla pasta o addirittura ai ravioli. Come riporta tech.fanpage.it, il tutto sarà possibile grazie ad alcune capsule di ricarica, contenenti gli ingredienti freschi, e ad un'interfaccia user-friendly tramite la quale si potranno selezionare una quantità enorme di alimenti.


  8. Innovativi luoghi di coltivazione. Quando il terreno agricolo comincia a scarseggiare, è necessario ingegnarsi per trovare luoghi innovativi per produrre cibo. L'ultima tendenza è quella di optare per il mondo sotterraneo. Si chiama "Growing Underground" ed è il progetto di due giovani imprenditori che prevede il recupero di una rete di oltre 10.000 mq nei sotterranei londinesi, per trasformarli in una "fattoria urbana" capace di soddisfare le esigenze di ristoranti e supermercati (cfr. FreshPlaza del 18/02/2014).

  9. Accesso alle ricette. Gli smartphone e i tablet stanno cambiando il nostro modo di preparare e cucinare il cibo. I siti web dedicati a ricette culinarie o la stessa ricerca in Internet hanno di lunga superato i libri di cucina e le ricette pubblicate sulle riviste. Basti pensare ai tutorial presenti su YouTube: si può imparare a sminuzzare un carciofo nel giro di quattro minuti.

  10. Promozione dei prodotti locali. La preferenza per i prodotti di origine locale sta diventando sempre più preponderante. Le persone vogliono conoscere l'origine dei cibi che mangiano e diventano sempre più cauti. In America, ad esempio, ci sono dei siti web ad hoc per trovare i produttori locali e dei servizi web che distribuiscono la produzione coltivata a livello locale. In Italia figura la Fondazione Campagna Amica che intende tutelare gli interessi di cittadini, consumatori, produttori agricoli intorno ai temi dell'ambiente e del territorio, della qualità dei consumi e degli stili di vita. Alimentazione, energia, smaltimento rifiuti, diritti sociali, innovazione tecnologica sono argomenti che trovano nella valorizzazione della campagna e dello sviluppo rurale un elemento di grande rilevanza strategica per tutto il paese.
Rielaborazione FreshPlaza su fonte techrepublic.com