Così riferisce a FreshPlaza Giorgio Bighelli della Perusi Srl, ditta di ingrosso ortofrutta con sede a Verona, partner commerciale di grossisti, distributori e grande distribuzione, sia sul territorio nazionale che estero.
Il peperone di tipologia quadrata (California), selezionato dagli olandesi e coltivato con successo in diverse aree della Spagna, risponde alla domanda italiana per tutto il periodo che va da ottobre/novembre, fino a giugno. "Lavoriamo con pochi fornitori selezionati, al massimo cinque, che ci garantiscono costanza di qualità e adeguato approvvigionamento in termini di volume. Il peperone spagnolo risponde alle esigenze dei rivenditori e anche alle aspettative del consumatore finale."

La stagione di importazione del peperone spagnolo si conclude solo in estate, quando diversi areali del Centro e Nord Italia entrano in produzione: "Noi stessi, qui nel veronese, produciamo in serra grandi quantitativi di peperoni di tipologia Lamuyo. Ma durante l'inverno è la Spagna a fare la parte del leone, non solo sul mercato italiano ma in tutta Europa."
Per quanto riguarda il livello dei prezzi all'ingrosso, essi oscillano tra 1 e 1,70 euro/kg a seconda della categoria di prodotto: "Per metà dell'attuale campagna 2013/14 - riferisce l'importatore - i prezzi al produttore sono risultati generalmente bassi. In Spagna, per esempio, la differenza di prezzo tra un peperone per il mercato del fresco e uno per il trasformato è solo del 30%. Esistono comunque in Europa paesi che pagano bene per i peperoni spagnoli, cosa che non accade invece qui in Italia, specialmente quest'anno."
L'importatore segnala infatti un fenomeno riscontrato per la prima volta nell'attuale stagione commerciale: "L'ordine di preferenza verso le diverse categorie di peperoni si è completamente rovesciato; se negli anni scorsi vendevamo molto più prodotto di categoria I o Extra, quest'anno il 60% è costituito da peperoni di II categoria. Solo così il dettagliante può offrire la merce ad un prezzo intorno ai 2 euro/kg e dunque incontrare la capacità di spesa, notevolmente ridotta, del consumatore finale. I consumi nel complesso, infatti, non risultano in diminuzione; è la qualità che si abbassa. D'altra parte, per II categoria intendiamo frutti solo leggermente fuori standard; considerando che il peperone si taglia e si cuoce, ciò non rappresenta un handicap. Il problema lo abbiamo semmai noi importatori, in quanto il costo di trasporto e movimentazione dei peperoni è sempre lo stesso, che siano di categoria inferiore o superiore!"
La ditta Perusi Srl importa i peperoni spagnoli in pallet costituiti da 110 cartoni da 5 kg di prodotto sfuso: "Le tipologie confezionate, come ad esempio il tris di peperoni in vaschetta, trovano mercato prevalentemente nei paesi del Nord Europa, essendo ben più costose del prodotto sfuso."